La 9a giornata della Premier League vede in vetta alla classifica Arsenal e Man City con 21 punti. I Gunners rimontano da 2-0 a 2-2 il Chelsea con Trossard e Rice, mentre i Citizens sconfiggono 2-1 il Brighton di De Zerbi. Insegue a un punto il Liverpool, che batte 2-0 l'Everton con la doppietta di Salah. Successi anche per lo United e per il Newcastle, che schiera Tonali in campo dal 69'. Ok Brentford e Wolves, pari tra Forest e Luton.
SHEFFIELD UNITED-MANCHESTER UNITED 1-2
Soffre per un tempo ma vince il Manchester United, salvato da Onana e dalla rete di Diogo Dalot nel 2-1 allo Sheffield United. I Red Devils possono così regalare un successo al compianto sir Bobby Charlton, scomparso quest'oggi e omaggiato a inizio match con una corona di fiori. Iniziano meglio le Blades, che impegnano subito Onana. Antony, alla prima titolarità dopo lo stop forzato per le accuse di violenza domestica, suona la carica per i Red Devils nell'altra metà campo, ma è ancora lo Sheffield a costruirsi le occasioni migliori. Subito dopo essere ricorso all'intervento dei medici per uno scontro con un compagno, Onana blinda ancora la sua porta sul secondo tentativo di Archer. Le sue parate risultano decisive, perchè al 28' passa lo United: Bruno Fernandes sbaglia il tocco, ma serve comunque McTominay che trova il gol del vantaggio. Lo scozzese è on fire dal punto di vista realizzativo, ma sbaglia nell'altra area: un suo tocco col braccio causa il rigore del pareggio, trasformato da McBurnie al 34' per il pari dello Sheffield. Vibrante il finale di tempo, con le occasioni per Højlund e Archer, ma si resta sull'1-1 con le grandi parate di Foderingham e Onana. Nella ripresa l'ex portiere dell'Inter si esalta su Norwood, poi inizia l'assedio del Manchester United: Højlund e Rashford non sfondano, Amrabat colpisce il palo. La rete è nell'aria, visto che lo Sheffield ha perso McBurnie (infortunio) e non attacca più, e arriva al 77': la segna Diogo Dalot con uno strepitoso siluro dai 25m, che si insacca al sette. Nel finale sfiora il gol anche Garnacho e lo United festeggia: il 2-1 allo Sheffield porta i Red Devils a quota 15 e all'ottavo posto momentaneo. Blades ultime con un solo punto in nove gare.
CHELSEA-ARSENAL 2-2
L'avvio è tutto blue, con una pressione ben realizzata che porta anche al vantaggio. Dopo 11' il cross di Sterling trova Mudryk, che colpisce di testa ma si vede respingere la conclusione da Saliba, che allarga troppo il braccio. Il VAR interviene e Palmer realizza il rigore del vantaggio (dopo un breve battibecco con Sterling). I Gunners sono in grande difficoltà e il Chelsea sfiora il raddoppio più volte: alla mezz'ora il classe 2002 manca la doppietta con un mancino di pochissimo fuori, poi Gallagher non sfrutta da pochi passi un pasticcio difensivo degli ospiti. Mudryk è in un momento d'oro e si capisce in avvio di ripresa, quando si fa tutta la fascia sinistra e lascia partire un tiro-cross beffardo che supera Raya e fissa il 2-0. Il portiere spagnolo è in difficoltà e consegna a Palmer la palla del tris, ma l'ex City sbaglia. L'altro estremo difensore, Sanchez, cambia l’inerzia del match al 77' invece, passando di fatto la palla a Rice, che di prima colpisce dalla distanza. Entra Trossard e arriva anche il pareggio all’85’, quando Saka crossa sul secondo palo e trova il belga da solo per il 2-2. Nketiah sfiora il colpaccio, ma il risultato non cambia ulteriormente. Diventano così 12 i punti del Chelsea, sono invece 21 per l'Arsenal, che aggancia il City in vetta.
MANCHESTER CITY-BRIGHTON 2-1
Soffre nel finale ma vince autorevolmente il Manchester City di Pep Guardiola, che fa sua la sfida contro l'amico De Zerbi: 2-1 al Brighton, funestato dai problemi fisici. Partono subito forte i Citizens, con uno scatenato Doku. L'esterno offensivo belga fa impazzire Milner e, dopo aver sfiorato la rete personale, serve l'assist per il vantaggio: dribbling ubriacante e palla dietro per Julián Álvarez, che deve solo spingere in rete. Il Brighton prova a reagire, ma perde Welbeck e tutte le sue certezze offensive e difensive. Da una palla persa da Baleba nasce il raddoppio, firmato da Haaland al 18' con un perfetto rasoterra dal limite: è la nona rete in nove gare di Premier League per il norvegese. Dopo la mezz'ora ricomincia lo show di Doku, che sfiora il gol e incanta il pubblico dell'Etihad con le sue giocate, ma il risultato non si schioda dal 2-0. De Zerbi inserisce Veltman per contenere il belga, ma è sempre il City a sfiorare il gol con Álvarez e Haaland, fermato da Steele dopo il suo rasoterra. Il Brighton si risveglia solo dopo venti minuti, quando l'ingresso di Ansu Fati ravviva l'attacco dei Seagulls: è proprio l'ex Barça ad accorciare al 72', venendo rimesso in gioco da Akanji e battendo Ortega con un perfetto rasoterra. La formazione di De Zerbi non riesce però a pareggiare e nel recupero subisce una brutta tegola, quando March si infortuna ed esce in barella: il suo sembra un problema ai legamenti, che andrebbe a riempire un'infermeria già intasata. Il ko non spegne il Brighton, che spinge nel finale dopo il rosso ad Akanji (doppia ammonizione) al 95': il City traballa, ma vince e vola a 21 punti. Seagulls fermi a quota 16 e agganciati dal Newcastle.
NEWCASTLE-CRYSTAL PALACE 4-0
Un Newcastle travolgente ha la meglio sul Crystal Palace: 4-0 e calcio spettacolo dei Magpies, con un Murphy sopra le righe. Sandro Tonali parte dalla panchina dopo le note vicende legate alle scommesse illegali, che dovrebbero portare al patteggiamento e alla squalifica nei prossimi giorni. I Magpies schierano Longstaff a centrocampo e passano al 4', quando la rete di Murphy e il suo tiro-cross vincente vengono convalidati dopo un lungo check al Var. Il dominio territoriale è tutto del Newcastle, che spreca con Gordon e Wilson, prima di trovare il meritato raddoppio al 44': l'assist è di Murphy, la rete del già menzionato Gordon dalla breve distanza. Nel recupero ecco un altro gol, regalato dallo scivolone di Guehi. Ne approfitta Longstaff ed è 3-0 al riposo, coi padroni di casa subito vicini alla rete del poker, evitata dall'intervento di Ward. La rete resta comunque nell'aria e arriva al 66', con l'assist di Murphy e il tocco vincente di Wilson per il 4-0. Howe ne approfitta per effettuare turnover in vista della Champions, inserendo quattro giocatori al 68': uno di questi è Tonali, accolto dagli applausi di St. James' Park e dall'abbraccio del suo tecnico. L'ex milanista non riesce ad incidere, in una gara ormai finita, che non riserva più emozioni. Il Newcastle sale a 16 punti, agganciando Brighton e Aston Villa. Quota 12 per il Crystal Palace.
NOTTINGHAM FOREST-LUTON TOWN 2-2
Clamorosa rimonta del Luton Town, che ricaccia in gola l'esultanza ai tifosi del Nottingham Forest: è 2-2 al City Ground, col pari in extremis degli ospiti. Spingono in avvio i Garibaldi Reds contro la neopromossa, che trema sulle occasioni di Wood e Sangaré. Kaminski risponde presente e il Luton trova coraggio, rispondendo con Morris. Il forcing resta però quello dei padroni di casa, che vogliono regalare un successo al City Ground, ma sprecano un'occasione clamorosa con Sangaré (da due passi) nel recupero del primo tempo. Si va al riposo sullo 0-0, che resiste solo per tre minuti. Al 48' infatti il Nottingham Forest ottiene il meritato vantaggio grazie a Chris Wood, che raccoglie l'assist in profondità di Elanga e batte l'uscente Kaminski, sfiorando subito la doppietta due minuti dopo. Il Luton rischia grosso e Gibbs-White ha due occasioni per il raddoppio, senza sfruttarle. Proseguono le occasioni da rete non sfruttate dalle due squadre, poi all'improvviso la gara si accende al 76', quando Elanga ispira nuovamente per Wood, che insacca il 2-0. Ogbene rimette in gioco il Luton all'83' e gli ospiti realizzano il clamoroso pareggio nel recupero: è Adebayo a soffiare la vittoria dalle mani del Nottingham Forest, firmando il 2-2 al 92'. C'è spazio anche per un'ultima emozione, col gol-vittoria annullato a Wood al 95'. Finisce in pareggio al City Ground, coi Garibaldi Reds a quota 10 punti e gli ospiti che salgono a cinque.
BRENTFORD-BURNLEY 3-0
Vittoria autorevole per il Brentford, che acuisce i problemi del Burnley di Vincent Kompany: settima sconfitta in nove gare per i Clarets, che perdono 3-0. Le Bees vanno all'assalto sin dai primissimi minuti, con uno scatenato Maupay. Il francese si vede annullare una rete e pressa altissimo Trafford, che rischia grosso giocando coi piedi. Proprio da un'azione partita da Maupay nasce il vantaggio del Brentford, che passa al 25': il francese serve Mbeumo, che tocca per Wissa. Quest'ultimo insacca alle spalle di Trafford, che sale in cattedra nei minuti finali del primo tempo: le sue parate evitano il raddoppio di Mbeumo e Wissa, poi è il Burnley a sfiorare il pari con Amdouni prima del riposo. Nella ripresa, dopo aver rischiato in ripartenza, il Brentford raddoppia: il 2-0 arriva al 62' e porta la firma di Mbeumo, con uno splendido tiro di sinistro. Trafford evita il tris di Maupay e il Burnley spreca definitivamente le sue chances di rientrare in gara nell'arco di tre minuti: prima Koleosho si mangia il possibile 2-1 (75'), poi Roberts si fa espellere lasciando i suoi in dieci dal 78'. Errori che vengono puniti dal 3-0 del Brentford, che arriva all'87': lo firma Saman Ghoddos con una strepitosa volée dal limite, dopo una deviazione della difesa. Finisce dunque 3-0 per le Bees, che salgono a dieci punti agganciando il Nottingham. Burnley fermo a quota quattro e in piena zona-retrocessione.
BOURNEMOUTH-WOLVERHAMPTON 1-2
Gary O'Neil torna al Vitality Stadium da "nemico", dopo la mancata conferma estiva e l'arrivo di Iraola sulla panchina del Bournemouth, e ne esce vittorioso: il suo Wolverhampton sconfigge 2-1 i padroni di casa con una grande rimonta. Sono le Cherries a costruirsi la prima occasione con Brooks, ma i Wolves rispondono con grinta e sfiorano la rete con Matheus Cunha al 5'. Gol sbagliato e gol subito, perchè al 17' passa il Bournemouth: Billing serve Solanke, che deve solo insaccare da distanza ravvicinata. Nel finale di tempo risale di tono il Wolverhampton, che va al riposo in svantaggio e pareggia in avvio di ripresa: è Matheus Cunha a far esplodere i tifosi ospiti, con un grande tiro di prima all'angolino (47'). La partita si mette malissimo per il Bournemouth, che cinque minuti dopo resta in dieci per il rosso a Cook, dopo un testa contro testa con Hwang Hee-chan. Il Wolverhampton inizia così a dominare, sprecando il possibile vantaggio con Pedro Neto e trovandolo (con merito) all'88': è Kalajdzic a zittire il Vitality Stadium, sfruttando al meglio l'assist di Hwang. Finisce così, col 2-1 del Wolverhampton: Wolves a 11 punti, Bournemouth penultimo con tre.
LIVERPOOL-EVERTON 2-0
Il Liverpool torna a sorridere in campionato aggiudicandosi il Derby con l'Everton: finisce 2-0. Nel primo tempo di Anfield, le occasioni latitano: la più importante è una ripartenza dei Reds, con Luis Diaz che riceve in area dalla sinistra ma viene murato dalla difesa dei Toffees. Sembra tutto filare liscio per gli ospiti, ma al 37' l'ex Inter Ashley Young commette un'incredibile ingenuità rimediando il secondo giallo, e quindi l'espulsione, con un intervento dal limite dell'area. Parte così ufficialmente l'assalto della formazione di Klopp, che però non riesce a sbloccarla prima dell'intervallo. Nella ripresa, Dyche risistema il suo undici inserendo Keane e Patterson per Harrison e McNeil, mentre poco dopo l'ora di gioco tocca all'ex Udinese Beto. Il primo cambio, però, risulta decisivo in negativo, dato che è proprio Keane a toccare la sfera con il braccio in area e a provocare il rigore per il Liverpool: dal dischetto, Salah brucia Pickford e firma l'1-0 al 75'. Nel finale, Elliott colpisce una traversa e al 97' l'egiziano raddoppia in contropiede su assist di Núñez. Il Liverpool torna così a vincere dopo il ko col Tottenham e il pareggio con il Brighton e sale a 20 punti, lasciando i rivali cittadini a quota 7.