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Caso Scommesse, gravina: "Calciatori testimonial anche quando si ravvedono"

"Noi abbiamo una grande responsabilità e i nostri ragazzi lo sanno, una responsabilità legata a una profonda diffusione dell'impatto comunicativo che il mondo del calcio ha. Loro sono testimoni sempre, anche quando sbagliano e poi si ravvedono come sta succedendo in questi giorni". A sottolinearlo è il presidente della FIGC Gabriele Gravina al margine dell'assegnazione del Premio Edela (associazione a sostegno degli orfani di femminicidio), giunto alla sua seconda edizione e dedicato a Maurizio Costanzo. Il numero uno del calcio nazionale si è espresso anche in merito al tema del femminicidio e degli interventi svolti dall'ente federale: "Questo è un riconoscimento che nobilita la mia sensibilità e quella della nostra federazione, sempre più impegnata in un processo di educazione in tutti i settori, in particolare dove sono coinvolti i giovani. Noi dobbiamo essere testimoni di cultura, di rispetto e di amicizia, valori che dobbiamo porre alla base delle relazioni sociali. Credo il dramma sociale dei femminicidi coinvolga tutti e richieda misure urgenti. Per quello che ci riguarda come sport siamo impegnati. Ma è un tema che riguarda tutti: anche famiglie, scuole e chi si trova nel campo legislativo. Noi vogliamo lanciare questo messaggio anche attraverso il mondo del calcio femminile, che con Federica Cappelletti (Presidente della Divisione di Calcio Femminile FIGC) ha lanciato tanti progetti di comunicazione. E' giusto diffonderli sempre di più. La Federazione c'è e ci vuole essere".