INTER
Sommer 6 - A parte il gol subito (e imprendibile) la sua è una serata di ordinaria amministrazione.
Pavard 7 - Perfettamente integrato nel mondo nerazzurro, sia tatticamente che filosoficamente, dopo poche partite ha la presenza di un veterano e un'intesa perfetta con i compagni.
De Vrij 6 - La sua esperienza è una garanzia. Si ritrova varie volte preso in mezzo ai puledri del Salisburgo che scalpitano per fare del male alla retroguardia nerazzurra, ma ne esce sempre con grande dignità.
Bastoni 5,5 - Non è in uno dei suoi periodi migliori e si vede. Sta al suo posto, non ha l'intraprendenza di quando è al cento per cento. Dorme un po' sull'azione del gol dell'1-1. Simic lo mette in grande difficoltà.
Dumfries 6 - Sprigiona solo a momenti la sua potenza devastante perché la pressione su di lui è costante e ben condotta. Però la sufficienza se la guadagna sempre, anche per alcune chiusure difensive. Dal 20' st Darmian - Ritorno alle origini per lui con l'impiego sulla fascia, certo meno incisivo di Dumfries ma si sa che questo grande professionista, dove lo metti sta.
Frattesi 6,5 - Ha una voglia estrema di mettersi in evidenza per guadagnarsi fiducia. Non sempre riesce a trovare i tempi giusti delle giocate, ma l'impegno è massimale dall'inizio alla fine. Ottimo l'inserimento con cui guadagna il rigore del 2-1.
Calhanoglu 7 - Il suo ruolo definitivo è quello di regista, ruolo in cui oltre alle sue doti tecniche riesce a esprimere anche tutta la sua sapienza calcistica. La sua presenza si sente sempre. Fondamentale la freddezza con cui realizza il rigore del 2-1. Dal 30' st Asllani 6 - Un po' di timidezza ma anche tanta attenzione.
Mkhitaryan 6,5 - Fa la cosa giusta anche quando sembra sbagliata. Ne è un esempio l'assist per l'1-0 di Sanchez: l'assist era in realtà per Frattesi colto in controtempo, ma è arrivato ugualmente sul piede di quello giusto. Prende un cartellino giallo per eccesso di generosità e questo lo "condanna" alla sostituzione. Dal 1' st Barella 6,5 - Nel ruolo non del tutto usuale di mezzala sinistra, sprigiona la solita vivacità
Carlos Augusto 5,5 - Deve ancora adattarsi alla dimensione internazionale, lui che nel campionato italiano sa fare la differenza anche quando gioca uno spezzone di partita. In Champions è un'altra cosa. Tra l'altro si mangia un gol nel secondo tempo.
Sanchez 6,5 - Praticamente al secondo pallone toccato in 19 minuti segna un gol da campione, facendosi trovare al posto giusto nel momento giusto. Dal 20' st Thuram 6 - La sua presenza in campo è sempre un deterrente per gli avversari e una certezza in più per i compagni.
Lautaro Martinez 6,5 - Fa sempre un po' fatica quando non può fruire dell'aiuto atletico di Thuram, ma gli basta un pallone giocabile per rendersi altamente pericoloso. Dal 40' st Klaassen sv.
Allenatore S. Inzaghi 6,5 - Gestisce bene il doppio impegno in quattro giorni (adesso arriva il terzo con la Roma che di solito è il più difficile), sa che in Champions c'è da soffrire contro chiunque e di questa consapevolezza ha fatto tesoro in queste stagioni nerazzurre.
SALISBURGO
Schlager 6; Dedic 6, Solet 6,5, Pavlovic 6, Ulmer 5,5; Bidstrup 6 (26' st Konatè 6), Gourna-Douath 5,5 (40' st Capaldo sv); Sucic 6, Gloukh 6,5 (40' Forson sv), Kjaergaard 6 (26' st Nene 5,5); Simic 6,5 (26' st Ratkov 6). Allenatore Struber 6.