Niente fischietti (sono stati vietati ma la Nord ha annunciato che ne distribuirà ugualmente più di 20mila) sicuramente però tanti fischi, perché a chi è capace di fischiare nessuno può vietarlo. Al di là delle decisioni e delle imposizioni da parte delle autorità, il ritorno di Lukaku a San Siro non sarà certo una passerella d'onore per il belga né tanto meno un inno alle buone maniere: i tifosi dell'Inter, che dall'attaccante della Roma si sono sentiti traditi due volte, non mancheranno di far sentire tutto il proprio disappunto (diciamo così). Da parte sua, Lukaku - così assicura che gli è stato vicino in questi giorni comunque emotivamente non facili - non ha intenzione di alimentare l'ostilità dei 70mila del Meazza con gesti che potrebbero apparire provocatori: questo non significa però che sia disposto a cambiare abitudini e se dovesse segnare esulterà come solito fare.
Sa bene Lukaku che non solo sugli spalti ma anche sul terreno di gioco si profila per lui un'accoglienza decisamente calda. Non pochi tra i suoi ex compagni di squadra si sono sentiti egualmente traditi dal suo comportamento post Istanbul. Chi, invece, non avrebbe problemi di benvenuto è Mourinho. Tuttavia il portoghese mancherà ancora una volta l'incontro a San Siro con i suoi ex tifosi: la squalifica lo terrà infatti lontano dalla panchina, ma a differenza di quanto avviene solitamente è infatti probabile che il tecnico giallorosso non sceglierà di accomodarsi in uno dei box riservati in tribuna ma preferirà vedere la partita a bordo del mini-van con cui lo staff tecnico raggiunge solitamente lo stadio. Solo al termine della partita farà ingresso nella pancia di San Siro.