Calciomercato fa rima con appassionato, milioni fa rima con tormentoni. Ogni estate ha i suoi e per una vecchia regola di questo mondo, quelli che non si risolvono un anno vengono trascinati all’estate successiva. Mancano 3 settimane esatte al gong finale, alcune situazioni si sono risolte in maniera brillante (Lukaku), altre sono in frigorifero, altre ancora andranno avanti fino al 2 settembre. Facciamo l’appello.
Balotelli Mario: presente.
Uno come lui non può mai mancare quando si parla di situazioni complicate. Secondo le ultime notizie che arrivano dal Brasile, avrebbe comunicato al Flamengo che Mino Raiola non è più il suo procuratore. Però al momento sembra essere rappresentato da due persone diverse, una che lo spinge verso il “Fla” e un'altra che lo offre a molte società europee, anche italiane. Libero in tutti i sensi, non ha fretta e aspetta l’offerta migliore.
Cavani Edinson: assente.
Si è tirato fuori quasi immediatamente. È bastato poco, una mezza giornata di indiscrezioni su un interesse dell’Inter e pronta è arrivata la comunicazione: “Da Parigi non mi muovo”. Un anno di contratto, se qualcuno crede ancora in lui deve iniziare a corteggiarlo in prossimità della scadenza di contratto, 30 giugno 2020. Sempre ammesso che non voglia davvero tornare a casa, in Uruguay.
Chiesa Federico: assente suo malgrado.
Chissà cosa pensa ogni volta che legge il suo nome associato alla frase “resta a Firenze”. Chissà cosa pensa ogni volta che ascolta l’accento americano di Rocco Commisso. Se ci fossero ancora i Della Valle forse oggi sarebbe a disposizione di Maurizio Sarri, guadagnerebbe cinque milioni a stagione e si scambierebbe il cinque con Cristiano Ronaldo. È andata così, difficile che possa andare in un altro modo, ma si può già mettere la prima spunta ai tormentoni dell’anno prossimo.
Donnarumma Gianluigi: presente.
Si è palesato quasi all’improvviso nella classe dei tormentoni, dopo che sembrava assodata la sua permanenza in maglia rossonera. L’occasione fa il cedibile e se il Paris Saint Germain cerca un portiere – in effetti lo cerca – inevitabile per Leonardo andare a cercare dove conosce e dove sa che può trattare. Per 60 milioni il Milan o vende, si tiene Reina e trova per la metà della metà una buona alternativa.
Dybala Paulo: presente.
Si è ripresentato nel Vecchio Continente con un tutor a sorpresa, un amico di famiglia che gli fa da agente e che per questa consulenza ha chiesto al Manchester United 15 milioni. La Juventus forse è partita troppo tardi per questa avventura, forse ha sottovalutato la voglia di Paulo di tenersi la maglia numero 10 o in alternativa di mettere a posto le prossime tre generazioni della famiglia Dybala. Considerato che sarebbe “politicamente” pericoloso lasciarlo andare all’Inter, ora resta l’ipotesi Paris Saint Germain.
Higuain Gonzalo: presente ma distratto.
Se ne sta all’ultimo banco, nascosto dietro il compagno alto due metri, per non farsi interrogare. Preferisce che non gli venga chiesto se vuole andare via, comunque la prima risposta sarebbe sicuro un “no” come quello che ha già detto alla Roma. Padre e fratello hanno già parlato con l’insegnante: “Non si muove”. E per il momento non ha fatto una piega vedendo che gli è stata data la maglia numero 21 al posto della 9.
Icardi Mauro: presente.
Tormentone per eccellenza, ormai con oltre sei mesi di riprese alle spalle, con il rischio che diventi anche un cinepanettone. Fino al 10 agosto per lui esistevano solo l’Inter ed eventualmente la Juve, il 10 agosto è passato ma in cima ai suoi pensieri c’è ancora la Juve, nonostante le continue insistenze di Roma e Napoli che gli promettono il Paese dei Balocchi. Questione di famiglia, questione di orgoglio, questione di argentinità che non accetta bocciature. Forse anche questione di soldi, ma solo in secondo piano.
Neymar Junior: presente.
Il bello di questa storia è che le cifre sono quelle che fanno parlare di calciomercato anche quelli che normalmente pensano a bond e rating. Spostare Neymar significa movimentare un oceano di denaro, operazione che sono club come Barcellona, Real e Paris Saint Germain possono permettersi. Non a caso le tre protagoniste dell’affaire Neymar sono proprio loro, con il Real che dopo mesi di lavoro nell’ombra ora è uscito allo scoperto e potrebbe stendere tutti.
Pogba Paul: assente ingiustificato.
In altri tempi, Mino Raiola avrebbe inventato qualcosa. Invece l’8 agosto è scaduto i mercato inglese e Paul è rimasto lì. L’11 agosto è scattata la Premier League e Paul era lì in mezzo al campo contro il Chelsea, regolarmente. L’estate sembrava il periodo adatto per battere il nuovo record, invece c’è stato giusto il tempo per illudere un po’ i tifosi della Juventus, per fare pensare a Zidane di avere in mano il suo pupillo, poi tutto è svaporato, forse anche per la richiesta di 160 milioni del Manchester United. E ora è difficile che si riapra qualcosa, non potendo esserci un sostituto per i Red Devils.
Zaniolo Nicolò: assente in attesa di giustificazione.
Serve la firma del genitore, in questo caso quella di papà Igor, sul contratto che legherà il talento di Zaniolo ai colori giallorossi fino al 2024. Se ne parla da mesi ma per il momento non è ancora realtà. Lo diventerà, con un buon aumento sullo stipendio attuale. Ma mentre il ragazzo dice che vuole ripercorrere le orme di Totti, sa benissimo che gli occhi delle grandi d’Italia e d’Europa gli sono addosso senza sosta. E quindi il tormentone può ripartire.