Caso Rubiales: la Fifa inibisce per tre anni l'ex presidente della Federcalcio Spagnola
La decisione è arrivata in seguito a un'indagine svolta dalla Commissione Disciplinare dell'ente con sede a Zurigo. Lui: "Decisione senza fondamento, farò ricorso"
La Commissione Disciplinare della Fifa ha inibito Luis Rubiales, ex presidente della Federcalcio spagnola, da tutte le attività calcistiche a livello nazionale e internazionale per tre anni. La decisione è arrivata nella mattinata di lunedì 30 ottobre dopo che l'ex numero uno del calcio iberico era stato protagonista di uno scandalo scoppiato al termine della finale del Mondiale femminile vinto proprio dalle Furie Rosse. Sul podio il dirigente sportivo baciò la calciatrice Jenni Hermoso venendo così accusato di violenza nei confronti della giocatrice del Pachuca tanto da scatenare un effetto a valanga che ha travolto l'intero settore.
Una situazione che ha avuto pesanti ripercussioni anche sulla Nazionale con molte atlete che hanno disertato i vari match in programma e che ha visto il ritorno di Hermoso soltanto in occasione del match di Nations League contro l'Italia, deciso proprio dall'attaccante nel finale.
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Al termine di un'indagine accurata su quanto accadde al termine della competizione iridata, l'ente con sede a Losanna ha deciso di intervenire nei confronti di Rubiales, reo di aver violato l'articolo 13 del codice disciplinare della Fifa e inizialmente sospeso per 90 giorni. Il dirigente spagnolo è stato informato della decisione e avrà ora a disposizione dieci giorni per richiedere le motivazioni oltre ad aver l'opportunità di fare ricorso alla Commissione d'Appello della Fifa.
A fronte di quanto accaduto in una nota la federazione internazionale ha ribadito "l'impegno assoluto a rispettare e proteggere l'integrità di tutte le persone e a garantire il rispetto delle regole fondamentale di una condotta dignitosa".
"Farò ricorso contro la decisione della Fifa sino all'ultima istanza affinché venga fatta giustizia e trionfi la verità". Lo scrive Luis Rubiales in una lunga nota in cui definisce la squalifica comminata oggi dalla Fifa "senza alcun fondamento". "Malgrado i molteplici sforzi di alcuni politici, dei media e delle istituzioni, sta diventando sempre più evidente la sproporzione e l'ingiustizia commessa. Per la stragrande maggioranza delle persone è però tutto chiaro".