L'INTERVISTA

Cristiano Ronaldo esalta Zidane: "Mi ha fatto sentire speciale"

Il fuoriclasse portoghese svela l'amicizia col suo ex tecnico al Real: "Mi ha aiutato molto"

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Cristiano Ronaldo ha vinto ovunque ha giocato, ma se con la Juventus ha subito fatto centro in Italia vincendo lo scudetto e oggi è la stella del club bianconero, il suo nome resterà sempre legato a quello del Real Madrid con cui ha vinto tre Champions League consecutive allenato da Zidane. Ed è proprio del rapporto con il tecnico francese che CR7 ha svelato qualche retroscena, una stima profonda che va oltre il campo: "La sicurezza di cui un giocatore ha bisogno non dipende solo dalla propria volontà, ma anche dalla gente che ha intorno. Devi sentirti un pezzo importante del gruppo e Zidane mi ha fatto sentire speciale".

Le doti tecniche e atletiche sono sotto gli occhi di tutti, ma è indubbio che il rendimento di Ronaldo nei tre anni targati Zidane a Madrid abbia avuto un picco fino a restare sul tetto d'Europa e del mondo per più stagioni consecutive: "Con Zizou sono sempre rimasto me stesso in campo, non ha cambiato il mio modo di giocare. Era una persona che stimavo già molto - ha raccontato a DAZN il portoghese - e dopo averlo avuto come allenatore e averlo conosciuto meglio, sono diventato ancora di più un suo fan per il suo modo di essere, di parlare e di gestire la squadra".

Una menzione particolare secondo Ronaldo il tecnico francese la merita anche per il rapporto personale avuto con lui: "Mi ha trattato molto bene, mi diceva sempre di stare calmo e giocare la partita perché se c'era qualcuno in quella squadra in grado di fare la differenza, quello ero io. Mi ha sempre dato fiducia e sapeva quali erano i giocatori che potevano fare la differenza in campo. Con me è sempre stato aperto e onesto, ecco perché l'amicizia con Zidane la porterò sempre nel cuore. E' una grande persona ed è stato un ottimo allenatore per me".

Il prossimo obiettivo è vincere ancora con la Juventus: "Mi impegno sempre per vincere, prima di tutto i trofei con la mia squadra perchè so che questi mi porteranno anche i premi individuali. E’ il tuo lavoro, la vita di tutti i giorni. Ti svegli ogni giorno per allenarti con lo scopo di raggiungere qualcosa e non solo per guadagnare soldi. Di soldi non ne ho più bisogno, ringraziando Dio. Io voglio guadagnare il mio posto nella storia del calcio, per vincere sempre di più".