MARSIGLIA-LIONE

Gattuso: "Grosso ha rischiato di perdere un occhio. Servono leggi severe"

Il tecnico dell'OL pronto a denunciare gli aggressori. La gara tra Marsiglia e Lione verrà recuperata il 6 dicembre

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Dopo l'assalto di alcuni ultras del Marsiglia al pullman del Lione costato 15 punti di sutura a Fabio Grosso, Rino Gattuso ha chiamato l'amico-rivale per sincerarsi delle sue condizioni e testimoniargli la sua vicinanza. "Ci siamo sentiti lunedì, Fabio stava andando già all'allenamento - ha spiegato il tecnico del Marsiglia -. Mi dispiace per quello che è accaduto, perché con lui ho un rapporto incredibile, abbiamo condiviso qualcosa di incredibile da giocatori, ma anche domenica doveva essere una serata incredibile". "Ho parlato con Fabio anche della fortuna che ha avuto, perché se fosse stato preso in pieno nell'occhio, avrebbe potuto anche perderlo", ha aggiunto. 

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"Allo stadio c'erano 65mila persone, con famiglie, gente che arrivava anche dal Belgio. Ho visto ragazzini piangere e la maggioranza dei nostri tifosi erano arrabbiati - ha continuato Gattuso -. Nessuno di loro si sente rappresentato da tre, quattro personaggi che hanno rovinato tutto. L'abbiamo vissuta male". "All'inizio non avevo visto Fabio insanguinato, sembrava fosse stato curato con 3-4 punti e che non fosse grave. Dopo aver visto cosa è successo è giusto che non si sia giocato - ha proseguito riavvolgendo il nastro e tornando al giorno del match -. Non voglio dar lezioni, non sono un sindaco o un prefetto, ma l'hotel del Lione distava cinque minuti. Magari, visto che la partita era a rischio, andava chiusa la strada per quei cinque minuti. Magari è facile dirlo, e non nella pratica, ma è quello che penso". 

Poi qualche considerazione sulla strada da intraprendere per evitare che episodi del genere si ripetano. "Si parla sempre di come Margaret Thatcher sradicò l'hooliganismo in Inghilterra. Vuol dire che servono leggi - ha spiegato Gattuso -. Vanno fatte magari a livello europeo, ma anche prima e non dopo che succedono fatti del genere". "Situazioni simili le ho vissute anche da giocatore. Ricordo il caso Sandri e altri 4-5 situazioni gravi, ma poi si torna al campo, a pensare alla partita - ha proseguito -. Anche domenica, c'era un po' quella sensazione, ma fino all'ultimo ho chiesto alla squadra di restare concentrata, perché eravamo pronti a scendere in campo. Poi è giusto che il Lione abbia deciso di non giocare". 

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MARSIGLIA-LIONE IL 6 DICEMBRE
Nel frattempo la Lega ha deciso che la gara tra Marsiglia e Lione verrà recuperata il prossimo 6 dicembre. Ancora da stabilire se la partita verrà disputata in campo neutro o a porte chiuse. 

GROSSO PRONTO A DENUNCIARE GLI AGGRESSORI
Passata la paura, Fabio Grosso è tornato subito a pensare al campo, agli allenamenti e alla prossima sfida del Lione. Nel frattempo però il tecnico dell'OL ha iniziato a preparare anche le prossime mosse contro gli ultras che hanno assaltato il pullman della sua squadra nei pressi del Velodrome. Un gesto criminale che ha portato all'apertura di un'inchiesta da parte della procura di Marsiglia e alla testimonianza di Grosso davanti agli inquirenti per ricostruire nei dettagli la dinamica dei fatti. Ma non è tutto qui. Come il Lione, infatti, Grosso sta preparando un'azione legale per tutelare i suoi diritti contro chi ha assaltato il pullman ferendolo alla palpebra e all'arcata sopraciliare sinistra.

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