LA SUGGESTIONE

Tra passato e, forse, futuro: Conte in visita alle giovanili della Juve

L'ex allenatore bianconero, oggi disoccupato, è tornato nel suo vecchio centro sportivo, quello di Vinovo, invitato dall'ex compagno Montero

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Che la Juve sia sempre nel suo cuore non è un mistero per nessuno. Antonio Conte l'ha detto anche nella recente intervista a "Belve" che l'errore più grande della sua carriera è stato quello di lasciare la guida tecnica bianconera nel luglio 2014. Sarà magari per un attacco di nostalgia che ha accettato l'invito dell’amico ed ex compagno di squadra Pablo Montero, allenatore della Primavera, a tornare a Vinovo, ex centro di allenamento della Juventus dell'epoca di Conte (mentre dal 2018 la prima squadra prepara le partite alla Continassa), e ora quartier generale delle squadre giovanili, delle Women bianconere e della Next-Gen. 

Una visita che, fatalmente, si porta dietro l'inevitabile bagaglio di sussurri e suggestioni. E' possibile, ma non sicuro, che questo sia l'ultimo anno di Max Allegri alla guida della Juve. Se c'è un nome che metterebbe tutti d'accordo, compresi i tifosi che hanno fatto fatica a vederlo sulla panchina dell'Inter per due stagioni, è quello di Conte. Quando è arrivato, nel 2011, ha dovuto risollevare una squadra che sembrava essere uscita dai radar del grande calcio portandola a vincere tre scudetti consecutivi. Poi lo strappo con Andrea Agnelli e l'addio che ha consentito ad Allegri di proseguire sulla scia dei successi del predecessore, approdato nel frattempo alla Nazionale dopo il flop di Prandelli a Brasile 2014. 

Conte, che poi si è stabilito a Londra, due volte, e a Milano, ha mantenuto la sua residenza a Torino dove è voluto tornare, dopo l'esperienza al Tottenham, per stare vicino a moglie e figlia. Ovvio che la soluzione Juve, oltre che ad accontentare il cuore, sarebbe la scelta migliore per proseguire nella sua volontà di non allontanarsi dalla famiglia. In società ha lasciato molti amici, come Francesco Calvo, che ha gli uffici proprio a Vinovo, e non ci sono più i paletti legati a un suo eventuale ritorno, che invece hanno complicato qualsiasi ipotesi nel periodo di reggenza di Andrea Agnelli. Tutto, comunque, dipenderà da Allegri. O meglio, dai suoi risultati di questa stagione.