Juve-Rabiot, rapporto a rischio divorzio: "È troppo presto per parlare di rinnovo"
In un'intervista rilasciata a Sportweek la signora Rabiot ha allontanato la possibilità di un prolungamento di contratto per il figlio
"Il rinnovo con la Juventus? È troppo presto per parlarne". A dirlo è ancora una volta Veronique Rabiot, mamma e procuratrice di Adrien Rabiot. Dopo aver tenuto sulle spine i tifosi bianconeri per tutta l'estate, l'agente del calciatore francese è tornata a parlare in un'intervista a Sportweek lanciando un chiaro segnale al club presieduto da Gianluca Ferrero e lasciando così aperta la porta a una possibile cessione.
Rabiot è infatti in scadenza il prossimo 30 giugno. Questo costringe la Juventus ad affrettarsi per evitare di perdere il proprio giocatore a zero la prossima estate. Dopotutto la scelta di rinnovare soltanto per un anno non aveva messo ai ripari la società bianconera, che ha dovuto far i conti ancora una volta con la signora Veronique: "È stata una mia idea. All’inizio il club non era d’accordo, ma ho ottenuto un anno in più con un sostanzioso aumento. È un rinnovo innovativo - ha spiegato la mamma procuratrice -. Parlare di prolungamento ora non è il caso. Al momento giusto valuteremo ogni cosa e alla fine deciderà come sempre Adrien".
Leggendo fra le righe si può notare come sia stata la stessa Juventus a volere fortemente prolungare con Rabiot e, come in qualsiasi trattativa di mercato, chi offre è costretto ad accettare le richieste dell'acquirente. Una regola che Veronique conosce molto bene e che le consente di avere margini di manovra nei confronti della società bianconera.
"La Juventus lo considerava la prima scelta, ci inseguiva da anni, letteralmente: gli emissari bianconeri me li ritrovavo dove meno potessi aspettarmeli, fuori dagli stadi, in tribuna - ha raccontato la madre del calciatore transalpino -. Allegri lo voleva davvero e con Federico Cherubini c’è un rapporto molto cordiale e professionale. Lo United mi ha voluto incontrare per illustrare l’interesse per Adrien, ma non abbiamo mai parlato di soldi nel dettaglio perché lui ha deciso rapidamente di restare a Torino. Non c’è mai stata una vera trattativa".
In un rapporto che va ormai va avanti da cinque stagioni, non sono però mancati momenti di tensione, come quelli vissuti nel corso della stagione 2019-20 complice il feeling mai sbocciato con Maurizio Sarri: "Con lui Adrien all'inizio non giocava e a gennaio valutammo l'idea di andarcene. Poi le cose migliorarono, anche grazie all'arrivo di Pirlo che lo ha aiutato a progredire, e infine con il ritorno di Allegri, per cui in fondo eravamo venuti a Torino".