C'è una sola squadra che non ha conosciuto la sconfitta nell'Nba, ed è Boston. I Celtics si confermano implacabili nell'Eastern Conference e, con un Tatum sontuoso (32 punti) e una grande prova di squadra, fanno cinque su cinque sconfiggendo i Nets in trasferta. Sorridono anche gli Orlando Magic, che sconfiggono i Lakers con 25 punti di Banchero, mentre i Denver Nuggets rafforzano il primato a Ovest. Kings ko a Houston, crisi per Phoenix.
BROOKLYN NETS-BOSTON CELTICS 114-124
I Boston Celtics si confermano la prima forza dell'Nba, in termini di solidità e risultati, con un'altra grande prova di squadra. Nel match contro i Brooklyn Nets, i rivali non riescono mai a mettere la testa davanti nonostante arrivino fino al -3, e vengono sconfitti per 124-114 con un grande ultimo quarto. I Celtics fanno così cinque su cinque, con un Jayson Tatum trascinatore: la stella di Boston, atleta più giovane a raggiungere 10mila punti in Nba con la franchigia da stanotte, chiude con 32 punti e 11 rimbalzi. A questi si aggiungono i 23 di Jaylen Brown, i 22 di Porzingis e la super-gara di Jrue Holiday, che sfiora la tripla doppia con 18 punti coadiuvati da 9 rimbalzi e 10 assist. Numeri da capogiro per i Celtics, che fanno cinque su cinque e guidano l'Eastern Conference davanti a Philadelphia. Sesta posizione invece per i Nets, che pagano il back-to-back e non riescono ad essere brillanti in tutto l'arco della partita. Il migliore è Cam Thomas con 27 punti, seguito dai 19 di Bridges e Dinwiddie, ma arriva la terza sconfitta in sei gare, che conferma un rendimento estremamente altalenante.
DENVER NUGGETS-CHICAGO BULLS 123-101
Sesto successo in sette gare per i Denver Nuggets, vittoriosi anche ieri nell'Nba Cup e dunque in serie positiva. Jokic e compagni regolano agevolmente i Chicago Bulls, reagendo allo svantaggio di metà gara (51-53) con un secondo tempo aggressivo ed efficace da 72-48 di parziale. L'infortunio di Jamal Murray nel primo quarto non spegne i campioni in carica, trascinati come di consueto da Nikola Jokic: il serbo si avvicina alla tripla doppia con 28 punti, 16 rimbalzi e 9 assist in una prova da All-Star e candidato al ruolo di Mvp. Ottimi anche i 27 punti di Michael Porter Jr., mentre Reggie Jackson (sostituto di Murray) ne mette a referto 16 e Gordon chiude con 15 punti e 12 rimbalzi. Numeri che ricacciano prepotentemente indietro i Bulls, a cui non bastano i 19 punti di Vucevic e i 17 di DeRozan. Vincono i campioni in carica, che guidano la Western Conference con sei vittorie e un solo ko. Chicago è penultima a Est (2-5).
ORLANDO MAGIC-LOS ANGELES LAKERS 120-101
Paolo Banchero e gli Orlando Magic si prendono la loro rivincita sui Los Angeles Lakers, che li avevano battuti nelle ultime sette sfide, compreso il match di cinque giorni fa. Una grande prova collettiva vale il successo per i Magic, che schierano in quintetto il rookie Anthony Black (+32 di plus-minus) e decollano fino al +21 del terzo quarto, dominando la partita. Il top-scorer è Franz Wagner (26), ma tutti gli occhi sono puntati su quel Paolo Banchero che si conferma dopo i trenta punti nella vittoria sui Jazz: l'italoamericano chiude con 25 punti, 7 rimbalzi e 10 assist in una notte da ricordare, con 9/15 dal campo e 5/7 ai liberi. Sei giocatori volano in doppia cifra per Orlando, che chiude con 19 rimbalzi offensivi e vanifica l'ottima prova delle stelle dei Lakers: Davis chiude con 28 punti e 13 rimbalzi, precedendo nel tabellino LeBron James (24) e Reaves (20), ma questo non basta ad evitare il ko. I Lakers, decimati dalle assenze, sono ottavi a Ovest con tre vittorie e tre sconfitte. Magic terzi a Est alle spalle di Boston (5-0) e Philadelphia (4-1), con quattro successi e due ko.
PHILADELPHIA 76ERS-PHOENIX SUNS 112-100
Tre giocatori sopra i venti punti regalano la quarta vittoria in cinque gare stagionali ai Philadelphia 76ers, che sconfiggono 112-100 i Phoenix Suns dopo una gara condotta magistralmente. Gli ospiti sono ancora privi di Beal e Booker, lasciando così Kevin Durant da solo a lottare contro i mulini a vento dei Sixers. Kd e compagni tengono la gara aperta solo per un quarto, poi scivolano mestamente indietro fino ad arrendersi definitivamente nel quarto conclusivo e alzare bandiera bianca, per quella che è la quarta sconfitta in sei gare per Phoenix. Durant è l'unica luce dei Suns coi suoi 31 punti, coadiuvati da 8 rimbalzi e 3 assist, che non bastano ad evitare il ko. Troppo poco aiuto dai compagni, il migliore è Gordon a quota 13. Brillano invece le stelle dei Philadelphia 76ers, con Joel Embiid a quota 26 punti e 11 rimbalzi, e altri due top player sopra i venti punti: illuminante la prova del neoacquisto Oubre (25) con 10/18 al tiro e tre triple decisive, mentre Maxey chiude in doppia doppia con 22 punti e 10 assist. Se a questo si aggiungono i 18 punti con 10 rimbalzi di Harris, ecco spiegata la vittoria dei Sixers, che si confermano la seconda forza dell'Eastern Conference alle spalle dei Celtics.
NEW ORLEANS PELICANS-ATLANTA HAWKS 105-123
Quarto successo consecutivo per quella che è una delle squadre più in forma dell'Nba, ed entra con merito nella top-4 dell'Eastern Conference: appaiati ai Magic al terzo posto, con quattro vittorie e due ko, ci sono infatti gli Atlanta Hawks. La formazione della Georgia spacca la partita con un parziale di 30-10 nel terzo quarto, che consente loro di rimontare la doppia cifra di svantaggio e prendersi definitivamente la vetta di un match dominato nella ripresa e vinto 123-105. Questa volta il top-scorer è Trae Young con 22 punti e 12 assist, che gli consentono di precedere Jalen Johnson (21) e Dejounte Murray, fermo a 20 punti con 8 rimbalzi e 7 assist. Ai Pelicans, che subiscono la seconda sconfitta stagionale e sono quarti a Ovest, non bastano le buone prove di Zion Williamson (25) e Brandon Ingram (16) per evitare un ko decisamente meritato, per come si è sviluppata la gara.
HOUSTON ROCKETS-SACRAMENTO KINGS 107-89
Proseguono le difficoltà per i Sacramento Kings, che vengono sconfitti e agganciati dagli Houston Rockets nella Western Conference, con l'11° posto momentaneo e uno score di due vittorie e tre sconfitte. La partita vive su un sottile equilibrio fino all'ultimo quarto, nel quale i padroni di casa accelerano fino a chiuderla col punteggio di 107-89, sfruttando un parziale di 36-21 e i 12 punti di DIllon Brooks. Quest'ultimo è il top-scorer della partita con 26 punti e nove rimbalzi, in una prova che vede tutto il quintetto dei Rockets chiudere in doppia cifra: doppia doppia per VanVleet (21 punti e 12 assist) e Jabari Smith Jr. (21 punti e 11 rimbalzi), bene anche Sengun (15) per Houston. Ai Kings, privi di De'Aaron Fox e Vezenkov, non bastano i 18 punti di Malik Monk dalla panchina, Sottotono sia Barnes (13) che Sabonis, nonostante la doppia doppia con 15 rimbalzi e 11 punti. Numeri che non bastano per evitare il terzo ko di Sacramento, lontana per ora dalla forma della scorsa stagione.
MINNESOTA TIMBERWOLVES-UTAH JAZZ 123-95
Tutto facile per i Minnesota Timberwolves, che dominano in attacco e tengono gli avversari a percentuali offensive risibili con una grande prova difensiva. Nasce così la prova travolgente contro gli Utah Jazz, annichiliti nella ripresa dopo il +5 di metà gara (55-50) con due quarti d'autore: il punteggio complessivo di 123-95, col 15-2 in avvio di terzo periodo e il 31-18 nel terzo quarto, ben esemplificano la vittoria dei T'Wolves. Il migliore dei suoi è ancora Anthony Edwards, che chiude con 31 punti, 8 rimbalzi e 6 assist precedendo un Towns al massimo stagionale con 25 punti. Minnesota tiene per la quarta volta su cinque gli avversari sotto la quota di 100 punti, e contiene Markkanen: il finlandese si limita a segnarne 22, precedendo nel tabellino Collins e Horton-Tucker a quota 14. Nel finale c'è spazio anche per Simone Fontecchio, che gioca dieci minuti e si mette in mostra con 5 punti e due rimbalzi, con 2/3 al tiro e una tripla. Utah paga le troppe palle perse (18) e scivola al penultimo posto nella Western Conference (2-5), Minnesota è quinta (3-2).
INDIANA PACERS-CHARLOTTE HORNETS 124-125
Charlotte interrompe una striscia negativa di tre sconfitte, sconfiggendo Indiana in una partita dai continui capovolgimenti di fronte e dall'elevato punteggio. Basti pensare che gli Hornets, avanti di otto punti a metà partita (54-46), sanno rispondere a un terzo quarto da 50 punti dei padroni di casa e rimontare nel periodo finale, fino a vincere col punteggio di 125-124. Il top-scorer è Mark Williams, che realizza il suo career-high in Nba con 27 punti, ma sono ben sette i giocatori in doppia cifra per gli Hornets: dai 23 di Hayward ai 22 di Rozier, che esce per un infortunio all'inguine, passando per i 15 di PJ Washington e gli 11 (con 11 assist) di Ball. Una grande prova collettiva che consente di annullare il miglior risultato (eguagliato) in carriera di Tyrese Haliburton: l'All-Star dei Pacers chiude infatti con 43 punti e 12 assist, ma non viene assistito come dovrebbe dai compagni (convince solo Hield, a quota 19) e non evita il ko di Indiana. L'ultimo pallone della partita è proprio il suo, con la grande difesa di Lamelo Ball ad evitare il successo di Indiana. Un risultato che vale il sesto posto, coi Nets, nell'Eastern Conference con tre vittorie e tre sconfitte. Per Charlotte invece ecco la seconda vittoria stagionale, che vale l'ottavo posto a Est (2-3).