VERSO MILAN-PSG

Cardinale a Milano, squadra sotto osservazione: Pioli, per ora, è blindato

I rossoneri stanno vivendo una mezza crisi: attesa la reazione, con i francesi è già match spartiacque

La Champions per rinascere e dare la svolta a una strada divenuta all'improvviso in salita. In casa Milan la gara col Psg di martedì rappresenta già un bivio: perdere rischia seriamente di voler dire addio all'Europa che conta. Quel palcoscenico tanto caro a Gerry Cardinale, il quale arriverà ad ore a Milano: ovviamente sarà a San Siro, ma non ci sono certezze in merito ad un incontro con la squadra. O con Pioli, stimatissimo dal proprietario dei rossoneri: al momento il tecnico parmense non è in bilico. E non lo sarà nemmeno in caso di sconfitta con i francesi.   

Dicevamo di Gerry Cardinale, atteso per discutere e portare avanti il dossier stadio, la vera priorità del numero uno di RedBird, e per incontrare Zlatan Ibrahimovic. I due dovrebbero vedersi, con lo svedese che attende una proposta seria da parte dei 19 volte campioni d'Italia: al momento però, la possibilità di rivedere lo svedese a Milanello appare assai difficile. L'imprenditore italo-americano ci proverà ugualmente, ribadendo al contempo la fiducia che il club ha nei confronti di Pioli. Fiducia non certo infinita per l'ex Inter, finito nel mirino dei tifosi, ma ancora consistente. In sostanza non ci sono da attendere ribaltoni nel breve, anche davanti ad altri ko immediati: la posizione del 58enne non è in bilico. Potrebbe diventare tale solo nel caso la situazione in classifica precipitasse e di conseguenza sarebbe a rischio la zona Champions. Non il passaggio agli ottavi, già difficile sulla carta al momento dei sorteggi. 

La sensazione comunque è che siamo davanti a settimane 'pesanti': domani c'è il Psg, sabato (alle 15) il Lecce, poi verrà tirata una riga. Salvo clamorosi scivoloni sarà ancora Pioli a guidare il Milan durante la sosta. L'unica vera variabile resta lo spogliatoio: allo stato attuale i calciatori, al netto di qualche uscita pubblica, sono ancora dalla parte dell'ex allenatore di Parma e Bologna tra le altre. Ma la situazione non può che essere in divenire: a parlare sarà il campo.