Per Mike Maignan altro incrocio col PSG, con cui aveva fatto le giovanili, ma il portiere francese pensa al campo: "Non c'è spazio per le emozioni, dobbiamo dare tutto per il Milan e ritrovare il nostro livello". Maignan deciso quando si affronta l'argomento Ibrahimovic: "Fa parte del passato, questa squadra ha altri leader". Un po' di solidarietà tra colleghi parlando di Donnarumma: "I tifosi del Milan sono molto caldi e l'accoglienza per lui sarà difficile". Infine, su un futuro ancora più rossonero (contratto comunque in scadenza 2026): "Mi piace stare qui. Non abbiamo iniziato a parlare di rinnovo perché penso che sia per me sia per il club non sia il momento ideale".
LE PAROLE DI MAIGNAN IN CONFERENZA
Il Milan può fare meglio nel girone di ritorno in questa Champions?
Certo, lavoriamo per migliorare il nostro livello. L'anno scorso siamo arrivati in semifinale, quest'anno abbiamo iniziato un po' piano ma vogliamo andare avanti.
Come si batte il Psg e come si ferma Mbappé?
Sono una squadra molto forte, ma anche noi lo siamo. Dobbiamo mettere in campo quello che sappiamo fare, sarà una partita difficile per noi ma anche per loro. Giochiamo in casa e dobbiamo dare tutto.
Cosa sta mancando al Milan in questo momento?
Di quello che vedo sul campo parlo con il mister e i miei compagni durante le riunioni tecniche. Dobbiamo ritrovare fiducia e grinta per fare quello che sappiamo fare.
Come vivrai la sfida contro il Psg che per te è speciale?
In questo momento non c'è spazio per le emozioni. Dobbiamo dare tutto e giocare da Milan.
Cosa pensi di Donnarumma e del suo ritorno a Milano?
Non saprei cosa dire. I tifosi del Milan sono molto caldi e l'accoglienza per lui sarà difficile. Gigio è un ottimo portiere, ha iniziato molto bene la stagione ed è uno dei migliori al mondo.
Com'è il tuo inizio di stagione?
Non è l'inizio che mi aspettavo, anche se non è brutto. Devo essere più deciso in quello che so fare.
Ti senti il nuovo Ibra nello spogliatoio e quanto ti manca?
Io sono Mike Maignan e ognuno ha il suo carattere. Io faccio quello che so fare, non cerco altri ruoli. Sono un leader naturale e cerco sempre di fare il meglio che posso. Abbiamo perso Ibra che era un leader, ma la squadra è forte, ha altri leader e dobbiamo andare avanti. Ho tanto rispetto per Ibra, ma il passato è passato.
Per te è difficile parare i tiri sul primo palo?
Mbappé è un giocatore di livello mondiale difficile da leggere. Bisogna capire cosa fare quando arriva al tiro, ma difficilmente si riesce ad anticipare nelle conclusioni, è molto rapido.
Stai parlando del rinnovo col Milan?
A me piace stare al Milan, lo sanno tutti. Non abbiamo iniziato i discorsi perché per me e per il club non è ancora il momento ideale.
Il tuo obiettivo è vincere il premio Yashin in porta? O il Pallone d'Oro?
Quando si è forti di testa ci si allena ogni giorno per poter vincere ogni cosa possibile. Ovviamente è un mio obiettivo, mi alleno per questo.
Preferiresti non essere protagonista o fare tante grandi parate?
La partita si gioca undici contro undici. Ho fatto una bella parata all'andata, ma abbiamo perso 0-3. Contro chiunque mi tirerà in porta dovrò cercare di respingere il tiro.