Da un trittico overseas (Indonesia, Australia,Thailandia) ad un altro... quasi, ma con gran finale di ritono in Europa, nella quasi certamente decisiva arena valenciana, preceduto appunto dal Gran Premio della Malesia e da quello del Qatar. Il confronto tra Francesco Bagnaia e Jorge Martin riparte da tre quindi. Anzi, da tredici: tanti sono i punti di vantaggio con il quale il campione in carica è uscito... dall'ottobrata di Mandalika, Phillip Island e Buriram, che aveva iniziato con tre soli punti di vantaggio. Gli ultimi tre GP hanno offerto un quadro molto dinamico. Attacco al potere" da parte dello spagnolo con sorpasso in vetta dopo la Sprint indonesiana, pronta replica del nostro ventiquattr'ore dopo nel GP long distance, nuovo allungo di Pecco a Phillip Island, nuovo riavvicinamento di Jorge con il doppio successo al Chang International Circuit.
Un quadro all'insegna della massima incertezza, anche se molti indicatori tendono a favore di Bagnaia che è uscito dal trittico con tredici punti di vantaggio rispetto ai tre con i quali lo aveva affrontato, mantenendo calma e freddezza nel momento di massima tensione (quella che invece ha tradito il rivale a livello di guida in Indonesia e di lucidità in Australia) e reagendo prontamente al sorpasso in classifica. Di fatto però - anche se non si riparte esattamente da zero, prepariamoci ad assistere tra Sepang, Losail e il "Ricardo Tormo" di Cheste/Valencia ad altrettante finali, ciascuna di suo decisiva.
Dopo aver invertito (in Australia e Thailandia) il trend favorevole al rivale in termine di bottini-punti (che durava dallo sfortunato - per Pecco - GP della Catalogna), Martin è tornato a fare doppietta in Thailandia: 389 punti a 376. Si riparte da qui e in particolare (perché occorre concentrarsi al cento per cento su ciascuna delle singole "finali") da Sepang. Lo "storico" del circuito malese è favorevole a Bagnaia ma urge circostanziare: una vittoria con la Moto3 nel lontano 2016 (pareggiata dal rivale due anni dopo) e un'altra - molto più importante e recente - l'anno scorso con la MotoGP, al termine di una gara che Jorge aveva iniziato dalla pole position e condotto con autorità per metà distanza, prima di finire a terra. lasciano al rivale una vittoria che Bagnaia si era meritato con uno scatto felino al semaforo: secondo dopo due curve, partendo dalla terza fila!
Da qualsiasi prospettiva lo si prenda in esame, il weekend di Sepang è destinato a vivere sulla massima incertezza ed è bello che sia così. Bagnaia cercherà di dare lo strappo decisivo per chiudere in anticipo la partita, Martin ha la missione di ricucirlo (lo strappo) per trascinare la sfida fino a Valencia, dove a suo favore ci sarebbe anche il fattore-campo (anzi, pista). Non conterà molto? Beh, noi pensiamo di sì, perché a quel punto, alla resa dei conti finale, conterà quello e conterà tutto: compresa la...geopolitica, la dinamica fra squadre factory e clienti (una bella gatta da pelareper la cabina di regia di Borgo Panigale), gli schieramenti presenti e futuri (leggi: i passaggi di squadra e Casa in vista del 2024). Tutto quanto fa spettacolo insomma: quello che per cominciare ci aspettiamo dal weekend malese in arrivo.