INCHIESTA PRISMA

Rapporti Juve - agenti, indagati 11 procuratori per "mandati fittizi"

"Operazioni per recuperare un credito precedentemente maturato e non contabilizzato, in violazione di plurime disposizioni disciplinari"

© Getty Images

Nuovi sviluppi nell'ambito del secondo filone sportivo nato dall'inchiesta Prisma. I rapporti tra la Juve e undici agenti sono finiti sul tavolo della commissione federale che si occupa dei procuratori e i singoli casi verranno giudicati dal prossimo 22 dicembre. Nel dettaglio l'accusa contestata è quella per "aver stipulato con la società Juventus contratti di mandato fittizi, ricevendo corrispettivi inesistenti, al fine di recuperare un credito precedentemente maturato e non contabilizzato, in violazione di plurime disposizioni disciplinari". 

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Stando al Corriere dello Sport, il procuratore della FIGC Giuseppe Chinè ha inoltrato nei mesi scorsi una segnalazione sui fatti alla commissione, e quindi diversi agenti saranno ascoltati al riguardo.

In particolare, vengono contestati gli articoli 15 e 21 del regolamento generale sugli agenti (autonomia, trasparenza, indipendenza, modalità di comunicazione degli incarichi) e gli articoli 6 e 11 del regolamento disciplinare (rispetto dell’etica sportiva, rispetto della leale concorrenza e rispetto delle norme della FIGC). Accuse per cui i legali delle parti chiamate in causa hanno già presentato delle memorie difensive dettagliate su trasferimenti di alcuni calciatori o rinnovi di contratto. Stando a quanto riferito dal consigliere di Stato Dario Simeoli sul caso il 3 novembre durante una riunione preliminare è stata riscontrata una "voluminosa documentazione acquisita dagli atti istruttori trasmessi dalla Repubblica di Torino e dagli ulteriori approfondimenti effettuati dalla Procura FIGC". 

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