L'ANALISI

Inter: Lautaro implacabile ma il turnover funziona. La fiducia di Inzaghi paga

 Il Toro decisivo anche a Salisburgo ma ancora una volta emerge la qualità della rosa nerazzurra. Bene Bisseck e Asllani è in continua crescita

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@Getty Images

Fa sfogare il Salisburgo poi, quando è arrivato il momento giusto per colpire, dentro l'implacabile Lautaro Martinez e il finale è scritto. Grazie a un gol su rigore - e sono 7 su 7 con il 100% di realizzazione, che danno all'Inter il primato della squadra che ha segnato di più dal dischetto nei 5 top club europei - il Toro manda i nerazzurri agli ottavi di Champions League con ancora da giocare due giornate della fase a gironi e regala la certezza alla prima iscrizione alla prima edizione del nuovo Mondiale per club 2025. Una qualificazione con due turni di anticipo mancava in casa nerazzurra dalla stagione 2004/05: un traguardo che consentirà alla squadra di Simone Inzaghi di affrontare con meno affanni la prossima sfida di Champions a Lisbona contro un Benfica fermo a zero punti, in programma il 29 novembre. Partita che arriverà dopo la trasferta a Torino contro la Juve (26 novembre) e prima di quella al Maradona contro il Napoli (3 dicembre).

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Lautaro entra e decide, così come era successo nella trasferta di campionato a Salerno, quando ne aveva segnati quattro. Sono 14 gol stagionali in 15 partite e con il rigore realizzato il Toro supera Hernan Crespo e diventa il miglior marcatore dell'Inter in trasferta in Champions League con 9 gol. L'Inter non può prescindere dal suo capitano, ma ancora una volta di più l'Inter ha dimostrato a Salisburgo la bontà della sua rosa.

Inzaghi dà fiducia a tutti i suoi giocatori e il turnover per far rifiatare i titolarissimi almeno per uno spezzone di partita funziona bene: questa volta tocca a Bisseck dentro dall'inizio e il tedesco classe 2000 regala una prova di personalità: testa alta e nessuna paura, sicuro dietro e propositivo in avanti. Esce dopo il cartellino giallo ma il voto dell'esordio è decisamente buono. E poi c'è Asllani, che entra benissimo in partita al posto di un Calhanoglu in serata non brillante dimostrando una crescita continua ("Ogni giorno mi sta sempre più convincendo", ha detto di lui il tecnico nerazzurro a fine partita). Messo in cassaforte il primo traguardo, che per il club vale 20 milioni di euro tra il passaggio agli ottavi (10 milioni) cui si aggiungono un altro incasso sicuro a San Siro e i guadagni commerciali, l'Inter può concentrarsi sul campionato. Domenica sera arriva a San Siro il Frosinone e c'è un primo posto da difendere prima della sosta e in vista dello scontro diretto con la Juve.

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