Il Lione non ci sta e annuncia ricorso dopo l'annuncio della Commissione Disciplinare della Lega calcio francese (LFP) di non intraprendere "provvedimenti disciplinari" dopo la sassaiola del 29 ottobre contro il suo pullman da parte degli ultras del Marsiglia e il ferimento del tecnico Fabio Grosso perché gli incidenti erano "avvenuti su strade pubbliche". Il Lione, attraverso un comunicato, definisce questa decisione "incomprensibile", che indica inequivocabilmente che "la LFP si assolve dalla responsabilità per questi gravi episodi di violenza che hanno provocato: l'attacco al pullman dei giocatori; il grave infortunio agli occhi del suo allenatore Fabio Grosso - che ha richiesto 12 punti di sutura e assenza dal lavoro - e del suo assistente Raffaele Longo; l'attacco contro 6 autobus che trasportavano tifosi che avevano percorso lo stesso percorso dei giocatori, 20 minuti dopo i primi incidenti". "L'Olympique Lione - si legge ancora nella nota del club - è profondamente scioccato dalla decisione del comitato disciplinare di dichiararsi incompetente a far fronte agli incidenti estremamente gravi che hanno gravemente ostacolato l'arrivo vicino allo stadio Vélodrome". La partita tra il Marsiglia e Lione si giocherà a Marsiglia il 6 dicembre.
La commissione sulle competizioni della Lfp ha deciso di far giocare la partita allo stadio Velodrome "dopo le informazioni e le garanzie trasmesse dalla prefettura di Bouches-du-Rhone". Il Lione ha motivato il suo appello con la volontà di "non lasciare senza conseguenze eventi ritenuti inaccettabili", insistendo sulla loro "estrema serietà".