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Ombre ingombranti: Bastianini e altri... episodi nella sfida tra Bagnaia e Martin?

Alta tensione nella marcia di avvicinamento della sfida iridata della premier class al penultimo appuntamento nel Golfo Persico

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A due tappe del termine, irrompe in scena l'imprevisto, il jolly, la variabile impazzita... oppure no? Chiamatela come volete ma la vittoria a sorpresa (su questo non c'è tema di smentita) di Enea Bastianini a Sepang disturba i sonni di molti sulla rotta da Kuala Lumpur a Doha. E non c'è mascherina sugli occhi che tenga! Ma siano poi così sicuri che il romagnolo abbia le carte in regola per dare continuità a Losail e poi magari a Valencia alla svolta malese, così da poter avere un peso nella sfida fin qui pressoché priva di ingerenze altrui tra Francesco Bagnaia e Jorge Martin?

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Ok, siamo d'accordo: il primo matchball del campione in carica in Qatar, ogni gara è una finale, l'episodio che decide un'intera stagione, la resa dei conti e così via. Su tutto e su tutti però quest'ombra ingombrante che il Gran Premio della Malesia consegna agli ultimi due capitoli della stagione. Perché poi la "variabile Bastianini" ha questo fascino speciale e intrigante del coinvolgimento certoi e di quello diversamente diretto con i due protagonisti della sfida per il bersaglio grosso. Sì perché Enea ha ritrovato la via della vittoria proprio nei giorni in cui si parlava di un suo possibile avvicendamento con Martin al fianco del campione in carica che il romagnolo ha teoricamente il compito di spalleggiare nella missione riconferma.

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Diciamolo a chiare lettere, è ormai dall'inizio del Mondiale che attendiamo di andare fino in fondo nelle... pieghe del rapporto tra Bagnaia e Bastianini. Un dilemma che l'incidente di Enea ad inizio stagione, il suo lungo recupero e la ripresa a corrente alternata avevano lasciato in sospeso e si ripresenta ora, nel momento forse meno opportuno ma al tempo stesso importante. In fondo, a fare proprio le pulci alla classifica di Sepang, senza Bastianini primo al traguardo e lo stesso ordine d'arrivo dietro, Bagnaia avrebbe guadagnato un punto in più sul diretto rivale, nel senso di Martin. Tutta teoria, certo che sì. In un confronto che (per tornare ai modi di dire triti e ritriti delle prime righe) si gioca ormai "punto su punto", occorre però tenere presente anche queste sfumature di rosso.

Sono tanti anche i segnali indicatori di un episodio isolato (il successo di Bastianini in Malesia) come ce ne sono stati altri nel cammino di questa stagione: l'exploit australiano di Zarco, l'esplosione (seguita da rientro nei ranghi) di Di Giannatonio, gli exploits Aprilia nella fase centrale del campionato. E come potrebbero essere in Qatar e a Valencia un assolo dell'imprevedibile Binder, il ritorno alla vittoria di Bezzecchi (ultimo ad arrendersi al duopolio Pecco-Martinator), addirittura l'ultimo lampo targato Honda by Marc Marquez. Ipotesi, quest'ultima, che aleggia nell'aria come una sorta di gran finale strappalacrime: dovesse avverarsi, magari proprio a Valencia, non ne saremmo affatto sorpresi.

Episodi, appunto che, in quanto tali, contribuiscono nella storia di questo Mondiale ad esaltare la netta superiorità di Bagnaia e Martin sulla concorrenza esterna e interna: l'ultimo dei quali potrebbe però rivelarsi decisivo nella corsa al titolo. A meno che Bastianini (chiudendo il giro) non si sia davvero sbloccato e non sia destinato ad essere l'arbitro di una sfida fin qui di volta in volta serrata oppure a distanza, tutta cuore oppure tutta testa ma sempre correttissima.

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