Mazzarri riabbraccia Napoli: i quattro perché della scelta di De Laurentiis
Il tecnico livornese ritrova gli azzurri per una seconda avventura: la scelta del patron non è affatto casuale
Aurelio De Laurentiis, ancora una volta, non ha deluso. Salutato Rudi Garcia, durato appena cinque mesi al Napoli, ecco rivedersi Walter Mazzarri all'ombra del Vesuvio. Una decisione tutt'altro che banale e con colpo di scena annesso. Quando sembrava quasi tutto fatto per Igor Tudor, ecco la virata sul grande ex, reduce dall'esperienza col Cagliari in Serie A terminata nel maggio del 2022 con l'esonero.
La domanda comune è: perchè il Napoli ha scelto Mazzarri? Proviamo a rispondere con ordine. La prima motivazione è quella contrattuale: il 62enne livornese ha accettato senza battere ciglio un contratto fino a giugno. Cosa che Tudor, sin dall'origine, non ha preso in considerazione. L'ex difensore della Juve infatti, era disponibile esclusivamente ad un biennale, oppure all'inserimento opzione per il 2025 a determinate condizioni. Ergo: De Laurentiis non avrebbe avuto mano libera in estate, quando i Campioni d'Italia daranno il via ad un nuovo ciclo voltando pagina. Senza Osimhen e con un nuovo allenatore, probabilmente 'giovane': tra i candidati spiccano Vincenzo Italiano, già sondato la scorsa estate, e Francesco Farioli, giramondo e protagonista di un inizio stagione super col Nizza. Occhio però anche ad Antonio Conte, libero e intenzionato a ripartire: naturalmente servirebbe un investimento importante (mercato compreso).
Ma c'è di più. Mazzarri conosce già l'ambiente: il suo reinserimento nella realtà azzurra è da considerarsi più facile rispetto a quello di un 'esterno'. Ossia di un tecnico che non ha mai avuto confidenza con la panchina del Napoli. Una differenza non da poco con Tudor, reputato dai più un sergente meno malleabile rispetto a Mazzarri. Con quest'ultimo De Laurentiis avrà maggiore influenza sulle scelte tecniche, grazie anche ad un rapporto più consolidato nel tempo. Insomma i due si conoscono meglio.
Inutile sottolineare ancora una volta come il patron dei partenopei abbia optato a tutti gli effetti per un traghettatore: Mazzarri ha i mesi contati. A giugno, salvo miracoli, l'addio è scontato. Resta però il vincolo di un quarto posto da raggiungere a tutti i costi. Senza la Champions potrebbero esserci grandi conseguenze anche sulla nuova era da far scattare a giugno.
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