Il calcio come il rugby. Secondo quanto riporta il quotidiano inglese The Times l’IFAB (International Football Association Board), l’organo internazionale che decide se introdurre o meno nuove regole nel gioco del calcio, sta valutando l'ipotesi di inserire nel regolamento l’espulsione a tempo per quei calciatori che si renderanno protagonisti di proteste nei confronti dell’arbitro e dei suoi assistenti che vengono considerati oltre i limiti. Da quest'anno per gli arbitri c'è l'indicazione di non tollerare proteste plateali da parte dei giocatori, un caso recente è stato quello di Giroud che è stato squalificato due giornate, e per ridurre al minimo i comportamenti di protesta dei giocatori l'IFAB sta prendendo in seria considerazione questa modifica, incentivata anche dal fatto che dal 2019 nel calcio giovanile inglese esiste la possibilità di allontanare un calciatore per 10 minuti se l’arbitro giudica il suo comportamento o le sue parole di protesta troppo accesi e finora questa nuova regola ha ricevuto più di un parere positivo (un resoconto ha dimostrato che c'è stata una riduzione del 38% delle proteste nel corso delle ultime due stagioni).
Per il momento l’allontanamento a tempo sarebbe usato solamente per punire le proteste eccessive e nessun altro episodio che si verifichi sul campo da gioco. "Abbiamo identificato il comportamento scorretto dei giocatori come un grave problema per il calcio e sarà l’argomento principale per l’IFAB nei prossimi anni - ha dichiarato al Times l'amministratore delegato dell'International Football Association Board - Stiamo esaminando cosa possiamo fare attraverso la modifica delle Regole del Gioco o attraverso raccomandazioni e linee guida per misure aggiuntive. Una espulsione a tempo, inoltre, potrebbe essere un deterrente maggiore rispetto a una ammonizione, visto che alcuni calciatori potrebbero non preoccuparsi di ricevere un cartellino giallo, mentre sarebbe ben peggiore un allontanamento dal gioco per un determinato tempo".
"C’è anche molto interesse da parte di diverse parti interessate per l’idea secondo cui solo il capitano può avvicinarsi all’arbitro in modo corretto – ha aggiunto Lukas Brud confermando che c'è al vaglio anche l’introduzione di una regola che identifichi il capitano come unico calciatore che potrà parlare col direttore di gara - I giocatori che si avvicinano in modo aggressivo semplicemente non possono più essere tollerati. Abbiamo assistito anche a diverse occasioni dove un gruppo di calciatori accerchiava l’arbitro per non permettergli di allontanarsi dal compagno che protestava".