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Tutti pazzi per Sinner il predestinato: ma occhio al pericolo Rune

Il tennista altoatesino, per non correre il rischio di non raggiungere le semifinali di Torino, deve battere il danese

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La vittoria su Djoko lo ha scaraventato sulle prime pagine dei giornali che già lo paragonano ai grandi che hanno risvegliato nei pigri italiani calciocentrici l'interesse per altri sport. Tomba negli anni '80 e '90, Valentino Rossi nei primi duemila, Pantani fino a quando non sono intervenute vicende extra sportive. Poi è scattato il contdown dell'attesa per l'approdo alla posizione di numero uno del tennis mondiale, momento inevitabile secondo gli esperti. Si potrebbe correre il rischio di perdere la concentrazione, se non si fosse Jannik Sinner. Già, perché su una cosa si può essere certi: lui è sempre sul pezzo.

In uno sport in cui la testa conta come e forse più della tecnica, l'altoatesino sembra una macchina inscalfibile. Sarà la terra di provenienza, la preparazione meticolosa dell'incontro, la conoscenza degli avversari e di tutti i pericoli di un match, il lavoro psicologico sulla gestione della tensione e dei momenti di difficoltà, la profonda conoscenza del proprio cervello e del mantenimento del controllo delle emozioni... Tutto questo, unito all'aspetto più importante (le straordinarie doti individuali), hanno portato Sinner dove è adesso.

Di certo non corre il rischio di sentirsi arrivato e di certo nemmeno quello di sottovalutare Holger Rune. L'altoatesino deve batterlo per evitare qualsiasi tipo di calcolo. Il danese ha il vantaggio di essere più riposato, visto che ha fatto solo tre game prima che Tsitsipas si ritirasse. In più, Sinner non lo ha ancora mai battuto. Il primo precedente, Sofia 2022, ha visto il ritiro di Jannik al terzo set per un problema alla caviglia, il secondo la vittoria di Rune, quest’anno a Montecarlo, in rimonta.

Sinner, però, nelle ultime settimane ha fatto vedere che è pronto a sfidare il passato e i precedenti avversi: ha battuto Medvedev (due volte) e il numero 1 Nole Djokovic. Poi è a quota cinque successi consecutivi contro i top 5. Insomma, il momento è quello giusto. In attesa di raggiungere il gradino più alto del podio mondiale della racchetta.