ATP FINALS

Tennis, l'umiltà di Sinner: "Io come Tomba e Rossi? Loro sono di un altro pianeta"

Il 22enne di Sesto Pusteria ha risposto in conferenza stampa in merito a coloro che lo hanno paragonato ai due fuoriclasse dello sport italiano 

Tennis, Sinner contro Rune: la sfida alle Atp Finals

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Tutti sono convinti: Jannik Sinner potrebbe diventare uno dei più grandi campioni dello sport italiano. Visto l'amore dimostrato dal pubblico tricolore e le imprese a cui l'altoatesino ci sta abituando, qualcuno ha voluto paragonarlo ad alcuni fuoriclasse come Alberto Tomba e Valentino Rossi. Due veri e propri mostri sacri nella propria disciplina, capaci di metter in cassaforte medaglie olimpiche e titoli mondiali. Sinner è però un ragazzo molto cauto, la cui umiltà travalica anche i confini dei più accorti e, nonostante la qualificazione alle semifinali delle Atp Finals, predica calma. 

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"Come ho detto e' un privilegio essere qui. Giocare in Italia mette una pressione superiore, ma e' una pressione positiva. Il pubblico mi regala tanta energia.Ho la chance di giocare cinque match qui (e quindi di arrivare in finale…)  - ha spiegato il 22enne di Sesto Pusteria nella conferenza stampa dopo il match contro Holger Rune -.  Io come Tomba e Valentino Rossi? Loro, nello sci e nel motociclismo, sono di un altro livello. Il paragone con loro è ancora un po` troppo precoce: hanno vinto molto di più ed hanno avuto una carriera molto più lunga, io ho solo 22 anni".

Insomma, aspettiamo un attimo prima di sbilanciarsi sul futuro del numero 4 al mondo che, comunque andrà la sua carriera, ha saputo conquistare già dieci tornei del circuito Atp, di cui un Master 1000 a Shanghai, superare fenomeni come Novak Djokovic e Carlos Alcaraz oltre che diventare il secondo italiano a raggiungere un posto così nel ranking globale dopo Adriano Panatta. Tutto fa pensare a un avvenire da campione, chissà, magari pure da numero 1 del globo con tanto di Slam in cassaforte, ma nel frattempo bisogna pensare all'oggi, alle aspettative di un ragazzo poco più che ventenne e al torneo in corso a Torino dove fra qualche ora Jannik scoprirà chi sarà il suo avversario nel match che potrebbe condurlo in finale. "Su questo tipo di campo il servizio di `Sascha` (Zverev) o Daniil (Medvedev) può essere molto pericoloso: Carlos (Alcaraz) è capace di cambiare qualità e livello da una partita all'altra…. Mi piace molto guardare il tennis, diciamo che seguirò entrambi i match".

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Il merito di queste prestazioni che sarebbero andate ben oltre le più rosee aspettative sino a qualche anno fa non è soltanto del bolzanino, ma di un sistema sano e che sta consentendo all'Italia di tornare grande in uno sport che ci ha visti trionfare in Coppa Davis nel 1976 e creare un gruppo capace di mietere successi sulla terra rossa, ma non solo.

"Quello che è importante sottolineare è che in Italia abbiamo ottime strutture e ottimi coach, tante accademie: il tennis italiano sta vivendo un grande momento. Non dobbiamo dimenticare pero' quello che ha fatto la generazione subito precedente: la vittoria di Fabio (Fognini) a Monte-Carlo, la finale di `Berretta` (Matteo Berrettini) a Wimbledon. Credo che è tutto il movimento che sta crescendo - ha sottolineato Sinner -. Il tennis è diverso dagli altri sport per quanto riguarda la durata: una manche di sci dura un minuto, una partita di calcio piu' o meno novanta. Una di tennis non si sa mai quanto possa durare: mezz`ora se uno dei due giocatori si fa male, tre ore o più di cinque negli Slam. Ed è difficile tenere la gente inchiodare a seguire per cosi' tanto tempo, a va bene anche se una famiglia guarda tutta insieme anche solo un pezzettino di partita. Va già bene cosi' e anche questo aiuta la crescita del movimento".

Per scoprire se Jannik Sinner potrà diventare un Alberto Tomba o un Valentino Rossi del tennis sarà necessario avere pazienza e continuare a seguirlo, sia nelle vittorie che nelle sconfitte, tuttavia molto dipenderà da lui perché se i due campioni sono diventati delle colonne portanti dello sport azzurro lo devono ai propri risultati, ma anche alla capacità di coinvolgere il pubblico con il loro carattere espansivo e i loro show in pista quanto fuori. Discorsi che soltanto il tempo ci potrà dire se avranno senso di essere fatti oppure no, intanto godiamoci questo Sinner, umile, concentrato e soprattutto inarrestabile. 

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