Alta tensione in Premier League dopo la penalizzazione di dieci punti inflitta all'Everton per una singola violazione del fair play finanziario. In seguito a questa "stangata", infatti, in molti ora si stanno chiedendo cosa rischiano Manchester City e Chelsea, accusati rispettivamente di 115 infrazioni del FPF nelle ultime nove stagioni e di aver effettuato una serie di pagamenti "segreti" violando diverse regole. Stando al Times, Citizens e Blues potrebbero subire almeno 30 punti di penalità o addirittura la retrocessione diretta. Ipotesi ancora tutte da vagliare con grande attenzione, anche perché il caso è sotto la lente d'ingrandimento della giustizia sportiva inglese e prima di arrivare a una sentenza definitiva toccherà aspettare almeno altri due anni.
Ma andiamo per gradi e proviamo a chiarire meglio la situazione. L'Everton ha subito una decurtazione di 10 punti in classifica perché in tre stagioni (2019/20, 2020/21 e 2021/22) ha incassato perdite per 142 milioni di euro, 22 milioni in più rispetto a quanto consentito dal regolamento. Una presa di posizione severa che ha subito spostato l'attenzione anche sulle spinose situazioni di City e Chelsea.
Nel dettaglio, per quanto riguarda i Citiziens, nello scorso febbraio la Premier League ha riscontrato 115 potenziali infrazioni del Profit and Sustainability Rules in un periodo di nove stagioni, mentre per il Blues un'inchiesta del Consorzio Internazionale dei Giornalisti Investigativi di recente ha evidenziato diverse operazioni sospette e pagamenti irregolari di Roman Abramovich tra il 2021 e il 2019 per ridurre le spese ufficiali del club. Accuse che rischiano di costare molto care ai due club e cambiare gli equilibri della Premier League.