INTERVISTA ESCLUSIVA

Cannavaro: "Voglio tornare ad allenare, vi racconto come è andata col Napoli"

L'ex difensore ha detto la sua anche sul caso scommesse: "I ragazzi vanno aiutati, bisogna fare informazione" 

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© ufficio-stampa

Fabio Cannavaro ha voglia di tornare ad allenare. Di tornare a trasmettere la sua esperienza e le sue conoscenze acquisite specialmente nel corso della fortunatissima avventura cinese, con due campionati vinti. Lo si intuisce dai suoi occhi nel corso dell'intervista realizzata in esclusiva da Sportmediaset.it in occasione di un viaggio speciale organizzato da Wizz Air per oltre 100 fortunati turisti che hanno avuto la possibilità di volare e assistere dal vivo a Italia-Macedonia in compagnia dello storico capitano. La sensazione è che rivedremo il 50enne ex difensore di Juventus e Real Madrid presto all'opera: il Campione del Mondo è voglioso di tornare a ruggire dopo i pochi mesi trascorsi alla guida del Benevento nella stagione 2022-23. Per il Napoli, nonostante le voci che lo accostavano alla panchina dei partenopei dopo l'esonero di Rudi Garcia, ci sarà tempo.   

Come è andata col Napoli? È rammaricato?

“Non c’è stato nulla, in occasione di Napoli-Empoli sono andato a vedere la partita e De Laurentiis, per educazione, ci ha messo (era insieme al fratello Paolo, ndr) vicino a lui. Se credevo davvero di poterlo allenare? Se non ti chiamano come fai a crederci? Adesso hanno trovato Mazzarri, già c’è stato e conosce l’ambiente. Speriamo si risolva la situazione”

Ha ricevuto chiamate dalla Cina per allenare?

“In Asia fortunatamente il mercato è diverso. Ho lavorato tanto lì e hanno apprezzato il lavoro che ho fatto. Ho anche vinto due campionati. Io non decido di stare fermo, sono gli altri che scelgono di lasciarti a casa. Il mio progetto è allenare sperando che arrivi l’occasione giusta. E me lo auguro fortemente. Più che aggiornami e allenare…”

Se potesse scegliere dove allenerebbe?

“Bisogna studiare, allenare e vedere cosa accade. Prima o poi una chiamata arriverà”

Si aspettava fosse più facile arrivare ad allenare ad altissimo livello?

“Ho iniziato grazie a Lippi arrivando in una società in Asia che per chi non conosce il calcio internazionale può essere anche nulla. Nei campionati europei che hanno un forte richiamo mediatico c’è chi ci arriva prima e chi dopo. E chi non ci arriva proprio. Guarda Xavi: ora è al Barcellona ma ha iniziato in Qatar. Dopo un anno in Qatar è andato in Catalogna. Dipende dalle opportunità, dalle situazioni che si creano. Io alleno da 10 anni, voglio tornare”

Spera in una chiamata dalla Serie A?

“Dipende dalla situazione, qualunque chiamata va valutata e presa in considerazione. Che sia Italia, Europa o allargare gli orizzonti. La gente sa che tu hai la possibilità di far conoscere le tue idee e trasmettere la tua esperienza. Certo, se uno viene valutato solo per quanto è accaduto a Benevento è limitante. Guardate De Zerbi: nei primi anni è andata male, adesso allena in Premier League. O c’è anche Mazzarri: viene da situazioni non bellissime ma allena. Pure Lippi è stato esonerato ma ha vinto i Mondiali”

In quali realtà pensa si possa insegnare il calcio?

“Direi ovunque: guardate Montella, in Italia non allenava da quattro anni. Ma è andato in Turchia, ha fatto un anno in un club e adesso è in nazionale. Oppure Ancelotti: in Italia lo hanno mandato via ed è finito al Real Madrid vincendo. Insegnando calcio lì. La carriera di un allenatore è fatta di alti e bassi. Fortunatamente la nostra scuola è apprezzata in tutto il mondo. Parlano di esperienza rifletto a quando ero in Cina: faccio fatica a trovare tanti allenatori di quel livello adesso in Europa”

L'ha sorpresa il caso scommesse?

“Sono cose che non fanno piacere, i ragazzi vanno aiutati. Sono caduti in queste occasioni e serve fare informazione. Bisogna far capire ai calciatori che devono attenersi alle regole. Il calcio è uno sport bellissimo. Poi se lo fai a certi livelli ancora di più”

Per lo scudetto in Serie A crede che sarà una lotta solo tra Inter e Juventus?

“No, il campionato è ancora lungo. L’Inter è la squadra più attrezzata. La Juve è quella che sta facendo meglio. Poi ci sono pure Milan e Napoli che possono rientrare”

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