C'è un retroscena curioso su Novak Djokovic e la sua avventura alle ATP Finals di Torino. A svelarlo è il coach del fuoriclasse serbo, Goran Ivanisevic: "Non è facile parlarci quando perde - ha detto in conferenza stampa in riferimento alla sconfitta contro Jannik Sinner -. Martedì sera la partita è finita tardi, mercoledì non l'abbiamo visto per tutto il giorno e fino a giovedì non sapevamo cosa stesse succedendo. Eravamo negli spogliatoi e non sapevamo se saremmo dovuti tornare a casa o se dovevamo andare a fare un allenamento di riscaldamento perché giocava con Hurkacz. Eravamo seduti, aspettavamo e finalmente abbiamo scoperto che avrebbe giocato".
Dopo aver smaltito la rabbia e la delusione qualcosa in lui è cambiato ed è arrivata la svolta che lo ha poi portato a vincere il settimo trofeo ATP Finals: "Una volta qualificato per la semifinale è cambiato. Sabato l'ho visto nei suoi occhi, come si avvicinava allo spogliatoio, come si allenava. Nel primo punto con Alcaraz alzava già il pugno. Nei suoi occhi si vedeva il suo cambio di mentalità. Stava giocando per vincere il torneo e quando il vero Djokovic è in campo, in quel momento non c'è nessuno che possa batterlo".