Biathlon, vittozzi: "Ho toccato il fondo a pechino, ma tornare alla vittoria è stato un sogno"

Lisa Vittozzi ha segnato momenti storici per il biathlon italiano arrivando nel 2019 a giocarsi la Coppa del Mondo generale con la connazionale Dorothea Wierer. La sappadina ha però dovuto far i conti con una serie di difficoltà psicologiche che l'hanno coinvolta a partire dalla stagione successiva, come spiegato in un'intervista rilasciata al sito dell'Ibu. "Dopo essere arrivata seconda in Coppa del Mondo, ho avuto un periodo in cui le aspettative si sono alzate, avevo tantissima pressione, mi sono messa addosso tante responsabilità che non sono riuscita a gestire anche per via della mia giovane età. In quel periodo tanti fattori mi hanno condizionata, non riuscivo ad allenarmi come avrei voluto e ho iniziato ad avere tanta paura di affrontare le gare. Non riuscivo più a divertirmi. Ho iniziato a soffrire anche di attacchi di panico, non è stato un periodo facile per me - ha raccontato Vittozzi -. Alle Olimpiadi di Pechino ho toccato il fondo, ed è stato lì che ho realizzato che dovevo trovare la forza per rialzarmi e cercare di uscire dal tunnel in cui mi ero rinchiusa. L’ho fatto con il coraggio di chiedere supporto a qualcuno che potesse aiutarmi a capire meglio me stessa. La vittoria a Ruhpolding è stata un’emozione incredibile perché tornare sul punto più alto della Coppa del Mondo è stato come un sogno.  E l’oro ai Mondiali con le ragazze è stata un po’ la chiusura del cerchio. Tutto il lavoro che abbiamo fatto e tutto il dolore che ho provato sono stati ripagati, perché con il duro lavoro e la forza di volontà sono riuscita ad essere lì e a vivere quel momento che penso di aver meritato”.