INTERVISTA ESCLUSIVA

Milan, Musah: "L'importante è non mollare mai ed essere uniti"

Il calciatore americano in esclusiva a Claudio Raimondi: "Penso che gioco meglio a centrocampo, sulla destra. Quel ruolo mi piace tanto"

A due giorni dalla ripresa del campionato contro la Fiorentina, Yunus Musah si è concesso in esclusiva ai microfoni del nostro Claudio Raimondi. "Abbiamo tanta fiducia all'interno del gruppo, sappiamo cosa siamo capaci di fare e non molliamo mai - ha dichiarato il centrocampista americano -. A volte le cose non vanno come vuoi, ma l'importante è non mollare, crederci sempre ed essere sempre uniti come stiamo facendo". Sul suo ruolo preferito: "Penso che gioco meglio a centrocampo, sulla destra. Quel ruolo mi piace tanto"

È un momento delicato, ma il Milan ha le risorse e la capacità di uscire anche quando c'è qualche problematica che sta colpendo la squadra. Che aria si sta respirando? Comunque avanti tutta?
"Sì, noi abbiamo tanta fiducia all'interno del gruppo, sappiamo cosa siamo capaci di fare e non molliamo mai. A volte le cose non vanno come vuoi, ma l'importante è non mollare, crederci sempre ed essere sempre uniti come stiamo facendo".

Tu sei stato uno degli acquisti più giovani, però hai dimostrato di saper giocare da play, da mezzala, a Lecce sei stato schierato anche come terzino destro. È la tua forza essere un jolly?
"Sì, è sempre stato qualcosa presente dentro di me giocare in tante posizioni per le capacità che ho e provo a farlo nel miglior modo possibile. Se il mister mi chiede di fare una cosa, io provo a fare del mio meglio per aiutare la squadra".

Ti abbiamo visto molto bene, a tuo agio, con il Psg come play davanti alla difesa, un po' meno a tuo agio contro il Lecce. Tu dove pensi di esprimere meglio le tue caratteristiche?
"Come hai detto te, penso che gioco meglio a centrocampo, sulla destra. Quel ruolo mi piace tanto".

Tanti attaccanti assenti contro la Fiorentina. Questo primo gol può arrivare anche da te? Lo cerchi, lo insegui, che sapore può avere?
"Voglio fare il mio primo gol con il Milan il più presto possibile, ma l'importante sarà vincere sabato".

Tuo fratello Abdul è un grande tifoso del Milan. Come ti giudica e come vede il tuo percorso dall'esterno, immagino da primo tifoso.
"È molto felice per me, che suo fratello sta giocando per il Milan. Mi giudica come sempre, da quando ho iniziato a giocare vuole che miglioro e vuole il meglio per me".

Il giorno dopo Milan-Borussia Dortmund compirai 21 anni. Che regalo ti aspetti?
"Una vittoria con il Dortmund".

Curiosa la tua storia. Tu giochi negli Stati Uniti, sei nato negli Stati Uniti, però la prima parte della tua vita l'hai trascorsa in Veneto, prima esperienza con il Giorgione, poi l'Arsenal. Sei un po' un cittadino del mondo. In che lingua pensi?
"Io penso un po' più in inglese, dato che ho passato l'adolescenza a Londra, tanti amici sono di Londra e parlo inglese ovunque, l'inglese è una lingua globale. Sì, penso in inglese".

Qualche parola di veneto ti è rimasta?
"Ero troppo piccolo per parlare veneto (ride, ndr)".

Si sta creando un bel legame con Pulisic, che torna a disposizione, tuo compagno di Nazionale di cui siete due punti fermi.
"È bellissimo giocare con lui qua, sta facendo vedere le sue qualità".

A che punto è il calcio negli Stati Uniti. Quando guardano a voi giocatori che giocate nel Milan negli Stati Uniti?
"Per loro è una cosa grandissima che io e Cristian giochiamo nel Milan che è una squadra grandissima. Questo sta aiutando tanto il calcio a crescere in America, dà fiducia ai ragazzi là di poter farcela".

Oggi è il Giorno del Ringraziamento. So che il Milan ti ha fatto una sorpresa. Che cosa ti ha preparato?
"Non me lo aspettavo, ma il Milan ha fatto un piatto tradizionale del Thanksgiving, il tacchino. È stato bello, una bella sorpresa".

Qualcuno ti ha accostato a Kessie che qui ha lasciato un vuoto. Pensi di essere il nuovo Kessie?
"Per me è bello che mi chiamano il nuovo Kessie perché è stato un giocatore molto bravo per il Milan. Quindi è una cosa buona e molto positiva che parlano di me come Kessie. Io cerco di migliorare, di fare il mio gioco e di aiutare il Milan come ha fatto lui".

Per te il Milan è l'occasione della vita, la tua grande occasione?
"Sì, è un bel passo per me essere arrivato al Milan. È qualcosa che ho sempre desiderato, giocare per una delle migliori squadre del mondo che ha vinto tante Champions. Per me questo passo è importantissimo e che sono felice di aver fatto e voglio fare del mio meglio per aiutare questa squadra".

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