L'ex campione paralimpico sudafricano Oscar Pistorius, condannato per l'omicidio della sua compagna Reeva Steenkamp 10 anni fa, ha ottenuto la libertà condizionale e sarà scarcerato il prossimo 5 gennaio. La commissione incaricata dei rilasci anticipati ha esaminato il suo caso e ha determinato che "il detenuto è idoneo al reinserimento sociale". Pistorius aveva chiesto all'Alta Corte di Pretoria nel 2022 la libertà ma lo scorso 31 marzo, la commissione per la libertà vigilata aveva concluso che "il detenuto non ha completato il periodo minimo di detenzione" fissando per l'agosto 2024 un nuovo processo. A ottobre la Corte Costituzionale ha rivisto e corretto la decisione presa lo scorso 31 marzo da parte del Tribunale di Pretoria, che gli aveva negato la libertà sostenendo che l'ex campione paralimpico non aveva superato la soglia della metà della pena. Il giudice aveva ritenuto come data di riferimento il novembre 2017, quando la Corte Suprema d'Appello aveva portato la pena a 15 anni, sbagliando secondo la Corte Costituzionale.
June Steenkamp, mamma di Reeva, non ha presenziato all'udienza sulla libertà vigilata ma, in una lettera inviata alla commissione per la libertà vigilata, aveva detto di essere potenzialmente "preoccupata per la sicurezza di qualsiasi donna" che entrasse a contatto con Pistorius se non si fosse capito con certezza la risoluzione dei suoi "enormi problemi di rabbia"
Era l'alba quando, in un quartiere residenziale di Pretoria, in Sudafrica, Reeva Steenkamp, modella 29enne, entra in casa del fidanzato Oscar Pistorius. Lo fa, come sempre, con la sua copia delle chiavi: voleva fargli una sorpresa per il risveglio nel giorno di San Valentino. Il campione paralimpico di atletica, però, dormiva e aveva solo sentito un rumore. Non appena aveva visto una sagoma entrare in camera, aveva preso la pistola che teneva vicino al letto e fatto fuoco. Diversi colpi, due o quattro a seconda delle versioni. I colpi avevano raggiunto Reeva in testa e al braccio, causandone la morte sul colpo.
Il lungo processo e la condanna - Pistorius, il primo paratleta al mondo a competere con atleti normodotati alle Olimpiadi di Londra nel 2012, ha sempre sostenuto la tesi dell'incidente, ma le autorità non gli avevano creduto. Nel processo che aveva attirato l'attenzione dei media di tutto il mondo, la prima condanna nell'ottobre 2014 era stata di cinque anni di reclusione per omicidio colposo, mentre nel novembre 2015 l'Alta corte d'appello sudafricana aveva annullato la condanna dell'atleta dichiarandolo colpevole di omicidio e rinviando il caso al tribunale di primo grado per una nuova condanna. Emessa nel luglio 2016, quando il magistrato Masipa gli aveva inflitto tredici anni di carcere e cinque mesi per omicidio.