Juve settima al mondo: la rosa vale 869 milioni. City, Barça, Real e Liverpool oltre il miliardo
Bianconeri primi in Italia, Napoli superiore all'Inter secondo i dati Transfermarkt, Milan davanti alla Roma
Se i soldi non fanno la felicità, certamente aiutano a vincere campionati e coppe. Ma per mettere su una squadra di valore - anche monetario - non c’è un'unica strada: si possono comprare campioni affermati a cifre esorbitanti, oppure attendere che il talento giovane sbocci e con esso la sua quotazione. Il Manchester City ha seguito soprattutto la prima via.
La squadra inglese è quella con la rosa più preziosa del mondo: acquistarla per intero a prezzo di mercato richiederebbe 1,27 miliardi di euro, secondo i dati di Transfermarkt. Fondamentali le finanze di Mansur Bin Zayed, ma il valore dei Citizens è lievitato anche grazie al lavoro di Guardiola: basti pensare a Kevin De Bruyne, acquistato nel 2015 dal Wolfsburg per 76 milioni di euro: oggi ne vale 130, quasi il doppio.
Manchester City-Tottenham, Aguero e Guardiola litigano dopo il cambio, poi fanno pace
La Top 10 delle rose preziose prosegue, come prevedibile, con le due grandi di Spagna: Barcellona e Real Madrid, che con il colpo Neymar potrebbero strappare il primato al City. Poi i campioni d’Europa del Liverpool e dopo Tottenham e Psg, alla settima posizione, c'è la Juventus con una rosa da 869 milioni: inutile dire che Cristiano Ronaldo, ancora oggi, a 34 anni suonati ma portati come un ragazzino, è il giocatore di maggior valore tra quelli a disposizione di Sarri.
Chiudono la Top 10, Chelsea, Atletico Madrid e Bayern Monaco: bisogna scendere fino alla 14esima posizione per trovare un'altra italiana, il Napoli, quasi a braccetto con l'Inter: entrambe leggermente sopra ai 600 milioni, almeno oggi, a due settimane dalla fine del mercato. Una classifica che quasi segue quella dello scorso campionato. Non fosse per il bug del sistema: l'Atalanta, che con una rosa da 252 milioni viene anche dopo la Lazio, è al 39esimo posto della graduatoria mondiale. L'anno scorso ha chiuso terza: perché il calcio, per fortuna, non è solo soldi, ma cuore, sudore e fantasia.