Francesco Bagnaia si conferma sul trono della MotoGP al termine del Gran Premio della Comunità Valenciana che Pecco vince davanti a Johann Zarco con la Desmosedici Pramac e a Brad Binder con la KTM Red Bull dopo la penalizzazione di tre secondi a Fabio Di Giannantonio (che aveva tagliato il traguardo in seconda posizione) per irregolarità tecnica (pressione gomme). A decidere anzitempo la corsa al titolo l'incidente del sesto giro tra Jorge Martin e Marc Marquez. Lo sfidante del team Ducati Pramac aveva appena iniziato la rimonta dopo essere andato lungo (sfiorando la Desmosedici di Bagnaia) alla prima staccata del terzo giro di gara. Passaggio al centro medico per Marquez che chiude nel peggiore dei modi (con un gran volo) la sua straordinaria avventura con la Honda. Dal quarto al sesto posto il già citato Di Giannantonio (Ducati Gresini), Raul Fernandez con la Aprilia RNF e Alex Marquez con l'altra Ducati Gresini.
LA CRONACA DELLA GARA
I due sfidanti per il titolo al via con gomma hard all'anteriore e media al posteriore, ventotto i giri in programma. Bagnaia dalla pole dopo la penalizzazione di Vinales nel warm up. Bagnaia prende la testa, Martin già secondo, Bezzecchi subito a terra per un contatto con Marc Marquez, nessun provvedimento da parte della Direzione Gara. Binder e Miller terzo e quarto con le KTM Red Bull. Martin e Bagnaia si sfiorano alla prima staccata del terzo giro in fondo al rettilineo dei box, lo spagnolo va largo alla curva uno e scala in ottava posizione, poi supera Alex Marquez e Vinales che però incrocia la traiettoria (due volte!) e torna davanti a Martinator. Bagarre davanti a loro tra Marquez e Zarco.
Martin attacca Marc Marquez ma la Ducati e la Honda entrano a contatto ed entrambi finiscono fuori nella ghiaia. L'otto volte iridato si allontana zoppicando con l'aiuto dei commissari di pista verso una zona sicura. Binder intanto prende il comando su Bagnaia (già campione del mondo) che poi cede il passo anche all'altra KTM di Miller. Scivolata fuori gara per Bastianini in curva uno con la Ducati Lenovo e subito dopo per Augusto Fernandez con la GASGAS Tech3. Binder rovina tutto andando lungo al quindicesimo giro e scalando in sesta posizione: Miller al comando con la KTM gemella davanti a Bagnaia e Zarco. Vinales quarto davanti ad Alex Marquez. Binder supera con le cattive Marquez, infilato anche dal suo compagno di squadra Di Giannantonio. Binder penalizzato: deve cedere una posizione. Supera Vinales e poi lo lascia subito passare: la Direzione Gara approva la manovra. Vinales passato anche da Di Giannantonio. Miller scivola fuori a nove giri dalla bandiera a scacchi: Bagnaia torna leader davanti a Zarco, Binder, Di Giannantonio e Marquez. Ennesima caduta: fuori anche... il rientrante Alex Rins che chiude male una stagione da dimenticare. Perde posizioni Vinales, nono a sei passaggi dalla fine dopo i sorpassi del compagno di squadra Espargarò, di Raul Fernandez e di Morbidelli. Al ventitreesimo giro Di Giannantonio infila Binder per il terzo gradino del podio. Gara sempre più ad eliminazione. Fuori per caduta anche la seconda GASGAS Tech3: quella di Pol Espargarò. Di Giannantonio supera Zarco ed è secondo dietro a Bagnaia che vince davanti allo stesso Di Giannantonio: il romano all'ultimo giro tenta il tutto per tutto per vincere ma Pecco tiene duro e taglia per primo il traguardo. Di Giannantonio verrà poi penalizzato per irregolarità tecnica (pressione gomme), perdendo il podio e scalando in quarta posizione alle spalle di Zarco (un piccolo premio di consolazione per il team Pramac) e di Binder con l'unica KTM ufficiale al traguardo.