La Milan Games Week & Cartoomics edizione 2023 ha decretato il successo della Gillette Bomber Cup dopo un anno di assenza. Tre giorni di sfide mozzafiato all’interno di una mappa esclusiva creata nel mondo di Fortnite, con grattacieli immensi, paesaggi futuristici e l’inconfondibile verde fluo di Gillette Labs, il nuovo rasoio del brand in arrivo nel 2024. Al termine delle semifinali e delle finali andate in diretta live sui canali Twitch dei celebri streamer Piz e Xiuder dalla Gillette Labs Arena a vincere è stata la squadra HAMBLE composta da ALEX, KYRY e RICBOR, che ha superato la KEYSTAR di INVICTUS, PARCA e ANDIYYACHE. All'evento hanno assistito oltre 5mila persone sul posto, mentre sono stati più di mezzo milione gli spettatori che hanno seguito le sfide sui canali Twitch di Piz e Xiuder e dei diversi team impegnati.
Alla fine, proprio Xiuder ha tracciato un bilancio dell'evento. "Questa Gillette Bomber Cup è stata unica, nonostante sia alla sesta edizione. Unica perché abbiamo deciso, assieme a tutto il team, di portare Fortnite a un livello diverso, superiore. Abbiamo quindi proposto una mappa creata da zero, dedicata a questa modalità, e abbiamo giocato tutto (un all-in) per far capire alla community, ai fan, che Fortnite può essere seguito anche in una via diversa dal Battle Royal. Non mi aspettavo un coinvolgimento così grande da parte di tutti e per questo sono felicissimo, perché è venuta fuori una cosa incredibile", ha detto.
Poi un messaggio all'Italia: "Come dico spesso, purtroppo l’Italia è indietro 5 anni rispetto al resto del mondo. Quando grossi brand come Gillette si sono avvicinati al mondo del gaming tanti anni fa, da noi ancora non esisteva il concetto di streamer, influencer e content creator. Sono felicissimo che i brand stiamo capendo che in quello che stiamo facendo c’è il futuro e che quindi stiano avvicinando anche i più grandi a un mondo che prima era solo dei piccoli o dei videogiocatori".
Cosa fare dunque? "Il consiglio che do ai brand è di non fare di testa propria. Seguano le loro agenzie, professionisti che da anni interagiscono con i brand e quindi hanno strategie per massimizzare la resa che il brand desidera. Inoltre, i brand devono cercare di non imporsi su quello che noi facciamo. Questo perché se noi siamo arrivati fino a qui è perché sappiamo cosa vuole la community, che non vuole una markettata. La community, infatti, vuole il suo streamer nel suo mood. I brand, quindi, devono fare il contorno, e lasciare a noi il ruolo di capitano. Gli eventi vanno quindi, sì, brandizzati, ma non snaturati".