L'ANALISI

America's Cup, Luna Rossa sorprende con la coppia Tita-Gradoni

Le scelte di Max Sirena sono state premiate da un ottimo secondo posto in classifica generale

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C’è voluto un bel coraggio per lasciare a terra due santoni della vela come Checco Bruni e James Spithill, ma alla fine le scelte di Max Sirena sono state premiate da un ottimo secondo posto in classifica generale per Luna Rossa al termine della prima giornata della seconda tappa di avvicinamento alla Coppa America 2024 andata in scena sul Mar Rosso.

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E ora la domanda che aleggia attorno al team italiano è inevitabile: fiducia alla coppia Tita-Gradoni anche in futuro? C’è tempo per le decisioni finali, per ora la coppia di timonieri a sorpresa nelle acque di Jeddah indossa i colori della vela italiana: uno ha 19 anni, è romano e a soli 15 anni è riuscito a vincere il “World Sailor of the Year”, una sorta di pallone d’oro nel mondo della vela, consegnato a Marco Gradoni dopo aver vinto 3 mondiali consecutivi con l’Optimist. L’altro, Ruggero Tita, ha conquistato l’oro olimpico a Tokyo con il Nacra 17 con la prodiera Caterina Banti, continuando a stupire tutti nel mondo della vela per il suo talento e la sua cattiveria al timone di barche che volano a quasi 100 km orari sull’acqua.

E così, mentre gli altri team hanno pensato di non toccare nulla degli equipaggi che avevano gareggiato nella prima tappa di Vilanova i Geltrù, qui Luna Rossa ha stupito un po' di tutti cambiando radicalmente “il timone”, nel vero senso della parola e per niente figurato, affidandolo alla coppia Tita-Gradoni, come sempre ben supportati dai due trimmer Vittorio Bissaro e Umberto Molineris.

Risultato? Qualche incertezza in partenza nelle prime due regate, comunque concluse al terzo e quarto posto, poi i due timonieri italiani hanno vinto ogni timidezza e capito cosa bisognava fare per tener testa ai fuoriclasse neozelandesi dominatori delle prime prove. Partenza decisa, “time to distance” azzeccato perfettamente e poi sempre in volo per tutti e sei i lati del percorso, senza mai perdere il controllo della barca, senza mai poggiarsi in acqua, entusiasmando i tifosi di ogni nazionalità assiepati sul belvedere della Corniche di Jeddah, a pochi metri dagli scafi che sfrecciavano a 30 nodi.

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E allora ecco che si comincia finalmente a parlare di Luna Rossa, con i “bravo bravo” diretto verso i due fenomeni azzurri diventato di colpo linguaggio internazionale, fieri del primo successo della barca italiana in questa campagna di Coppa America appena cominciata che ha però evidenziato quanto gli equilibri siano sottili in questo tipo di competizione, dove il talento si mischia al sangue freddo e dove la tattica viaggia a braccetto con le bizze del vento.

Ci sono ancora 5 regate di flotta prima del match-race finale per decretare la barca vincitrice della tappa, i neozelandesi sono in testa alla classifica ma Luna Rossa è lì, pronta nuovamente a dare battaglia con i suoi italianissimi gioielli al timone. 

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