america's cup

Vento debole o sostenuto, Luna Rossa va sempre forte

Il team italiano ha dato risposte importanti sul tema della velocità, toccando anche punte di 41 nodi

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Se qualcuno li aspettava al varco sarà rimasto deluso: i nostri vanno forte lo stesso anche con vento sostenuto, con Luna Rossa unica barca capace di tener testa ai kiwi anche quando dagli 8 nodi della prima giornata si è passati ai 16 della seconda. Tanto che a un certo punto della mattinata, sulle rive del Mar Rosso, vedendo duellare Luna Rossa con New Zealand, qualcuno ha cominciato a pensare già alla prossima estate, facendo volare l’immaginazione e il desiderio di vedere le due barche lottare per la conquista della Coppa America. Ma trattasi solo di fantasie, meglio rimanere al presente e prendere quanto di buono, tanto, sta venendo fuori da Gedda in questa seconda tappa di avvicinamento alla kermesse velica del prossimo anno.

Con lo “young sailor” Marco Gradoni divenuto ormai una star del circuito, diciannove anni e già due vittorie in una campagna di Coppa America. E non chiamateli preliminari, perché a bordo delle altre imbarcazioni ci sono velisti dello spessore di Peter Burling e Ben Aisle, Tom Slingsby e Nathan Outteridge, in sostanza, il meglio della vela mondiale.

La seconda giornata di regate ha dato delle importanti risposte sul comportamento della barca italiana, stavolta chiamata a sfidare gli avversari sul tema della velocità. Tita e Grandoni hanno sbagliato solo la partenza nella terza regata ma sono riusciti a rimontare sino al quarto posto, con il podio soffiato da Alinghi per solo mezzo secondo.

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Ma in apertura di mattinata la barca italiana è stato uno spettacolo puro in acqua, con punte di 41 nodi e i kiwi dietro a inseguire senza mai riuscire a raggiungere Luna Rossa, magistralmente condotta dai due timonieri, lucidi delle scelte e impeccabili nelle manovre.

E così, dopo l’ottimo comportamento nella prima giornata con vento debole, stavolta si è avuta la dimostrazione che i nostri ci sanno fare anche con vento più sostenuto, confermando ancora una volta quanto la partenza sia importante per lo sviluppo della regata ma anche di quanto sia importante mantenere costante la velocità sui foil, senza far toccare mai l’acqua allo scafo ma anche applicando strategie vincenti, vedi il duello con American Magic nella seconda regata.

E così la barca italiana si appresta ora a scendere in acqua nella giornata conclusiva e per le ultime due regate di flotta al secondo posto in classifica con 11 punti di vantaggio su Alinghi e dietro New Zealand, che si è già assicurata il posto in finale. Il che vuol dire che ci sono grandi possibilità che Luna Rossa conquisti la partecipazione al match-race conclusivo che decreterà il vincitore della tappa. E se sarà “uno vs uno” contro i detentori del trofeo, allora sì che i sogni di gloria per il prosieguo della campagna della 37° edizione della Coppa America posso continuare a essere coltivati.

America's Cup, le foto del day 2 di regate preliminari a Gedda

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