Un lampo azzurro si accende nel cielo di Mont Tremblant dove Federica Brignone regala all'Italia il primo successo stagionale nella Coppa del Mondo di sci alpino. La fuoriclasse tricolore ha conquistato il primo slalom gigante in programma sulle nevi canadesi lasciandosi alle spalle la slovacca Petra Vlhova e l'americana Mikaela Shiffrin e ottenendo così il 58° podio in carriera su un tracciato tutto nuovo.
Prima manche dalle tinte azzurre con Federica Brignone che si trova a proprio agio sulle nevi primaverili del Canada mostrando una partenza a diesel che non le impedisce di recuperare gradualmente nel tratto centrale caratterizzato da una serie di dossi da assecondare e soprattutto lasciando scivolare i propri attrezzi. Un andamento che consente alla 33enne di La Salle di tagliare il traguardo in 1’06”50 precedendo di undici centesimi la svedese Sara Hector, apparsa particolarmente irruenta su un manto delicato e soprattutto capace di creare veloci nei settori più complicati.
Questo atteggiamento non le consente di rimanere agganciata a Brignone lasciandosi alle spalle la leader della coppa di specialità Lara Gut-Behrami e la slovacca Petra Vlhova, lontane rispettivamente 35 e 40 centesimi e destinate a perdere in fondo. Discorso simile anche per Mikaela Shiffrin, quinta a 47 centesimi dopo aver firmato i migliori parziali sin in vista dell’abbrivio finale, mentre Marta Bassino si ferma alla settima posizione con 96 centesimi di ritardo, ma soprattutto una precisione che non paga.
Buona prestazione per Sofia Goggia che continua il suo percorso di crescita trovandosi al meglio su un pendio movimentato e, tolto il tratto iniziale, rimane agganciata sempre alle migliori rischiando soltanto nel finale quando una piccola scivolata non le permette di rimanere sotto il secondo di ritardo.
Seconda manche ancora una volta da urlo per Federica Brignone che impone linee strettissime nella parte alta facendo una grande differenza sulle avversarie e resistendo anche sul muro dove un poco lunga e dilapida parte del vantaggio. Ciò non basta per superarla con la valdostana che si lascia alle spalle Petra Vlhova e Mikaela Shiffrin, la prima capace di sfruttare la potenza per chiudere in seconda posizione a 21 centesimi, mentre la seconda appare più precisa, ma si ferma a 29 centesimi dall'azzurra.
Niente da fare per Lara Gut-Behrami che, dopo aver vinto le prime due prove, ha faticato su un pendio che mal si sposa con le sue intraversate dovendo così lasciare il podio e accontentarsi del quinto posto finale alle spalle di Sara Hector che non riesce a ripetere quanto fatto nella discesa inaugurale.
In ripresa Marta Bassino che, dopo una prima discesa sottotono, cancella i fantasmi sfruttando la propria leggerezza nella prima metà di gara e tenendo sul muro dove la sua esilità non gli consente di fare la differenza. Un aspetto che le consente comunque di recuperare fra le porte più strette dell'abbrivio conclusivo ottenendo il sesto posto conclusivo.
Prestazione nuovamente sorprendente per Sofia Goggia che sul muro stacca nettamente le avversarie compiendo un'azione in progressione presentandosi nel migliore dei modi in vista delle curve più strette. In quel frangente la 31enne di Astino è scivolata leggermente perdendo parte del vantaggio accumulato e chiudendo a 1"62 dalla vincitrice che le vale il settimo posto.
Le azzurre torneranno nuovamente in pista nella serata di domenica 3 dicembre con l'obiettivo di ottenere un altro ottimo risultato di squadra.
BRIGNONE: "IN CANADA NON AVEVO MAI VINTO"
"Dopo la prima manche ero molto soddisfatta del risultato: al comando e con una bella sciata - ha commentato la Brignone a fine gara - Ma nella seconda non mi sono sentita bene allo stesso modo, anche se questa neve mi piaceva e il risultato è arrivato. Il gigante è sempre la mia prima specialità, anche se poi sono arrivati successi pure in altre discipline. Ci tenevo tanto a ottenere qui un bel risultato: in Canada non avevo mai vinto".