Un'altra edizione speciale delle pagelle di Franco Piantanida a Pressing. Stavolta sul registro del professore di Sport Mediaset sono finiti i protagonisti di Napoli-Inter.
ELMAS E POLITANO 6
Sono gli unici due del Napoli che al 3 dicembre hanno già fatto l’albero di Natale, mentre il resto della squadra non ha ancora digerito l’uovo di Pasqua. Gli unici che mettono qualche palletta per addobbare la partita e accendono lucine a intermittenza, non sia mai, per illuminare la stanza dove i compagni sbattono tutta la sera contro le pareti.
CARLOS AUGUSTO 6,5
Subentra a cena già iniziata e si siede al posto di De Vrij, non il suo, sedia occupata solo in Serie B poche volte con il Monza. Visto che la definizione di “braccetto” è aberrante e visto che ha dimostrato di avere un doppio capo muscolare, esterno e centrale di sinistra, può essere il bicipite dell’Inter, che dite?
KVARATSKHELIA 5
Il potere dell’immaginazione. Pensateci bene: l’immaginazione ha a che fare con le immagini, con la vista, con ciò che vediamo, ma si sviluppa a occhi chiusi. Infatti, abbiamo smesso di vederlo da qualche mese e ci resta solo quello che abbiamo nei ricordi, chiudendo gli occhi, immaginando appunto.
BARELLA 8
Ooooh, sono tornate le sedute di ozonoterapia alla spina dorsale dell’Inter. Dopo i soliti, intorpiditi, mesi iniziali di ogni stagione, riecco la prima, tonificante iniezione di ossigeno alla colonna vertebrale della squadra: reazione totale all’agente invasore.
OSIMHEN 4,5
È il voto senza commento di Napoli-Inter.
SOMMER 9
Quando Picasso andò a vivere a Montparnasse aveva un muro davanti alla sua finestra. Per dipingere, per creare non gli serviva il panorama: la meraviglia era lì, fantasia su muro. Ecco, quello che abbiamo scoperto stasera è che quel muro era la casa di Sommer.