Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il coach del Banco di Sardegna Sassari Piero Bucchi ha parlato di come la Dinamo sta cercando di risalire dopo un inizio di stagione complicato: “Oltre al successo su Milano, importante per il morale e l'autostima, avevamo superato anche Scafati. Due vittorie incoraggianti che spezzano un lungo momento difficile. Da agosto siamo in emergenza per i tanti infortuni che ci hanno colpito. Il più grave è quello che ci ha privati di Bendzius, operato al tendine d'Achille sinistro a metà settembre. Per noi il lituano è un giocatore fondamentale per l'alta qualità e gli equilibri che garantisce al quintetto. Forse lo riavremo a fine marzo ma oggi non possiamo contarci, non è finita. Tyree è stato fuori due mesi, Diop tornerà sotto Natale dopo l'intervento a un menisco. E Whittaker è indisponibile per un virus. Stiamo giocando senza play e centro titolari ma la squadra lotta anche se, per questi motivi, non ha continuità. Non siamo abbastanza profondi per supplire alle assenze”. La Dinamo si aspetta comunque di raggiungere i playoff: “È l'obiettivo ma sono tante le squadre che ci puntano. Per l'aritmetica possiamo ancora inseguire le Final Four di Coppa Italia. Ci serviranno almeno altre 4 vittorie da oggi al termine del girone di andata. Complicato ma possibile”. La piazza di Sassari comunque non mette pressione: “Ormai la conosco e direi di no. L'ambiente permette di lavorare bene anche per merito di una dirigenza molto organizzata e dinamica. Nel panorama del basket nazionale la Dinamo è uno dei club più virtuosi che il presidente Sardara ha creato a sua immagine e somiglianza coniugando al meglio l'aspetto sportivo a quello sociale".