Pioli e il Milan si aggrappano a Leao per un miracolo Champions
Il portoghese, al rientro, chiamato a trascinare i rossoneri a Newcastle: un solo risultato possibile per sperare negli ottavi e rimanere in Europa
Le previsioni dicono che il tempo su Newcastle è in leggero miglioramento. Siamo pur sempre in Inghilterra, quindi anche mercoledì sera le nubi saranno non mancheranno, ma la pioggia dovrebbe concedere una pausa e lasciare spazio a quel tanto di sereno che in casa Milan varrebbe un respiro profondo e liberatorio. Il meteo su Milano è invece quello che è, con le prime nebbie, per certi versi fitte, che sono calate su Stefano Pioli e il suo futuro, le voci che si rincorrono e vengono timidamente smentite dal club, i malumori spazzati sotto il tappeto, la solita emergenza infortuni. L'unico raggio di sole all'orizzonte è il sorriso di Rafa Leao: il portoghese ha superato l'ultimo test e sarà disponibile per la partita più importante dell'anno. Quella senza alternative: vincere o morire. Vincere o dire addio all'Europa.
In queste ore si è parlato abbondantemente dell'opportunità o meno di festeggiare una eventuale retrocessione in Europa League e, com'era facilmente prevedibile, il mondo Milan si è diviso tra quanti accetterebbero lo "scivolo" pur di restare in Europa - perché si potrebbe anche vincerla, dicono i più ottimisti - e quanti, invece, punterebbero anche l'ultima fiches rimasta al tavolo di un improbabile scudetto. Di rimanere in Champions non parla ormai quasi nessuno. Non è pessimismo cosmico, è soltanto che la possibilità è una soltanto: vincere a Newcastle e sperare nella contemporanea sconfitta del Psg in casa del già qualificato, e in caso di pareggio primo del gruppo, Borussia Dortmund.
Forse è quindi più logico che si parta da qui: i tedeschi possono regalare quest'ultima chance qualificazione al Milan? Sulla carta i parigini sono più forti, ma a Dortmund, in Champions, non vince più nessuno da una vita e non è quindi detto che sia facile farlo nemmeno per Mbappé e compagni. Certo, un pari basterebbe per filare dritti agli ottavi, ma arrivarci da secondi complicherebbe non poco il cammino europeo della formazione di Luis Enrique che, quindi, proverà ad andare in Germania a vincere. Ovviamente, con il rischio, calcolato il giusto, di perdere. Tanto più che in trasferta, nella Champions in corso, il Psg ha perso sempre: malissimo a Newcastle e maluccio contro il Milan. Ovviamente anche il Dortmund farà i suoi conti e tenterà innanzitutto di preservare il primo posto nel girone, ma la testa libera e l'opportunità di eliminare un avversario forte e prestigioso potrebbe spingere i tedeschi a giocarsi il tutto per tutto. Dando così a Milan o Newcastle un'enorme possibilità di qualificazione.
D'altro canto le due inseguitrici - Newcastle e Milan appunto, a quota 5 punti contro i 7 del Psg - non hanno alternativa alla vittoria. Un pari eliminerebbe entrambe a prescindere dal risultato di Dortmund (e spedirebbe gli inglesi in Europa League), quindi è prevedibile che la partita possa essere combattuta e aperta. E che negli spazi che certamente ci saranno - a differenza dell'andata, quando gli inglesi difesero molto bassi lo 0-0 - saranno fondamentali la forza fisica e la qualità superiore di Rafa Leao. Il tutto nel periodo peggiore del Newcastle, reduce da due scoppole consecutive in Premier contro Everton e Tottenham, senza il portiere titolare Pope (giocherà Dubravka) e con uno score di sette gol subiti e uno fatto nelle ultime due gare. Insomma, vincere in Inghilterra non sarà facile ma non è impossibile. Il Milan, e Pioli, il cui futuro potrebbe dipendere dalla gara di Newcastle, si aggrappano al portoghese per centrare una qualificazione che sarebbe miracolosa. Un respiro profondo e liberatorio dentro un lungo periodo di apnea e astinenza. Se c'è un modo per ritrovare il Milan è vincere una gara decisiva e complicata. Ogni altra possibilità porta nell'abisso. Alternative, proprio, non ce ne sono.