Europa, è l'anno delle sorprese: dal Girona al Bologna, le piccole sognano in grande
Il Bayer comanda in Germania, l'Aston Villa è al tavolo con le grandi in Premier e il Nizza insidia il Psg
Campionato che vai, sorpresa che trovi. In Serie A è stupefacente il cammino del Bologna che, grazie alla vittoria di Salerno (la prima fuori casa), si è portato al quarto posto al fianco della Roma in piena zona Champions League. La squadra di Thiago Motta, tra l'altro falcidiata dagli infortuni, ha perso solo con Milan (alla prima giornata) e Fiorentina, mentre ha frenato Inter, Juventus e Napoli per quello che è il secondo miglior avvio di campionato della sua storia dopo i 27 punti della stagione 2002-2003. Il tecnico italo-brasiliano ha saputo plasmare un gruppo che rema tutto dalla stessa parte e ha dato un gioco ben definito, uno spartito che va oltre gli interpreti. L'uomo copertina è Joshua Zirkzee, ma l'olandese è esaltato dal gioco di tutta la squadra.
D'altronde quando hai a che fare con squadroni costruiti per vincere tutto, qualcosa ti devi pur inventare e la strada più ovvia è sopperire alle carenze tecniche con il gioco collettivo. Ne sa qualcosa il Girona, che ha battuto il Barcellona e ora guida la Liga in solitaria. La squadra di Michel, che fa parte del City Football Group, è prima di tutto bellissima da vedere, regala spettacolo ogni partita, ama alzare e abbassare il ritmo alternando le fasi di pressing. Il più bel complimento è arrivato dall'allenatore del Barça, Xavi: "La loro proposta di gioco è senza dubbio la migliore che ho visto finora. Sono coraggiosi, pressano, non lanciano la palla". Il Girona, non a caso, ha il miglior attacco della Liga (38 gol) e solo ieri ne ha rifilati 4 al Barça, spendendolo a -7. Non sarà semplice lottare fino alla fine per la vittoria finale, ma intanto Michel si gode i suoi gioielli: a partire da Savinho, il talento puro brasiliano di proprietà del Troyes (altra squadra della galassia City Group), passando per Yan Couto e il redivivo Eric Garcia, senza dimenticare l'esperienza di Blind, Stuani e Portu. Un mix perfetto di esperienza e gioventù, finora esplosivo.
Sarà un caso, o probabilmente no, ma se ci spostiamo in Bundesliga c'è un altro allenatore spagnolo sulla bocca di tutti e soprattutto sul taccuino del Real Madrid: Xabi Alonso. Il Bayer Leverkusen la classifica con quattro punti sul Bayern (che ha una gara in meno) e giocano un calcio sublime: lo schema è il 3-4-2-1, il pressing totale è un ingrediente fondamentale oltre alle ripartenze veloci e alle verticalizzazioni mirate a premiare i movimenti di Victor Boniface. Dopo quattordici giornate, le Aspirine sono ancora imbattute, con un 11 vittorie e 3 pareggi, l'ultimo dei quali contro lo Stoccarda, l'altra sorpresa della Bundes. La squadra di Hoeness è terza forza in Germania, trascinata dai gol di Sehrou Guirassy, vice-capocannoniere con 16 centri alle spalle di Kane. L'attaccante è finito sul taccuino di diverse squadre in Europa, tra cui anche il Milan. Il club farà di tutto per trattenerlo, ma la clausola da meno di 20 milioni fa gola a tanti.
In Premier, invece, si è imbucata alla festa con le grandi, l'Aston Villa di Unai Emery, capace di battere City e Arsenal nel giro di quattro giorni. Grazie al successo contro i Gunners, i Villans hanno conquistato la 15a vittoria di fila davanti ai propri tifosi, stabilendo un record per il club. Il terzo posto è assolutamente meritato, anche perché hanno dato una vera e propria lezione di calcio ai campioni in carica e d'Europa. Quasi mai nell'era Guardiola, il suo City è stato messo così in difficoltà e lo 0-1 è punizione troppo morbida per quanto visto in campo. Emery schiera di solito la squadra con un 4-4-2 molto compatto e fa dell'aggressività e del pressing un punto di forza. Bailey o Diaby con la loro velocità mandano in tilt gli avversari, mentre Tielemans, Douglas Luiz e McGinn formano un muro quasi invalicabile in mezzo al campo.
C'è tanto di Italia, invece, nel Nizza secondo in Ligue 1 alle spalle del Psg. Francesco Farioli, pupillo e discepolo di Roberto De Zerbi, è il giovane allenatore alla guida della grande sorpresa francese, che si è permessa anche il lusso di battere Mbappé e compagni. Il Nizza cerca di dominare il possesso, di attirare il pressing avversario con fitte trame di passaggio e momenti di stallo quasi estremi, ma il grande punto di forza sono la sofisticata organizzazione senza palla e la compattezza difensiva. Solo 6 i gol subiti in 15 gare, che ne fanno la miglior difesa in Europa insieme al PSV.