Leonardo Bonucci non smette di pensare alla Juventus. I bianconeri sono costantemente nella testa del difensore laziale, adesso all'Union Berlino. E, scontato dirlo, il 36enne tornerebbe di corsa a Torino. In che ruolo? Anche in quello di allenatore come svelato da lui stesso in una intervista a Marca. "Voglio fare l'allenatore e se riuscissi a diventarlo nell'élite, la Juve è uno dei club che mi piacerebbe allenare - le parole del centrale -. La Juventus è una parte cruciale della mia vita".
Il classe 1987 ha usato anche parole al miele "Sono grato ad Andrea Agnelli, Marotta, Paratici, Nedved, riferimento silenzioso. E all'allenatore che più mi ha cambiato e aiutato a crescere: Antonio Conte", tornando poi sul suo addio alla Vecchia Signora. Un addio mal digerito da Bonucci, che fino alla fine del mercato ha cercato di restare in Italia ancora ad alti livelli. "Tutti sapevano quale fosse il mio desiderio, ma vivo questo momento con serenità e maturità - ha aggiunto ai colleghi spagnoli -. Oggi sono più sereno, meno arrabbiato per quello che è successo quest'estate. Bisogna andare avanti, guardare avanti. Il mio passato alla Juve è stato meraviglioso. Volevo chiudere la mia carriera alla Juve. Non potrà andare così. Sono fiducioso di aver dato sempre il massimo, ho sempre cercato il massimo per la squadra. Ogni settimana parlo con molti dei miei ex colleghi. Ciò fa capire che ero una persona importante nello spogliatoio: amicizia con i veterani e riferimento per i giovani".
"Andare all'Union è stato un cambiamento importante nella mia vita" l'intervento di Bonucci, che nella capitale teutonica ha vissuto un periodo duro condito da tanti ko e l'esonero del tecnico Urs Fischer. Adesso tutto sembra essere in discesa: "Il primo mese e mezzo è stato difficile. Mi sono ritrovato solo in una città a me totalmente sconosciuta. Pian piano ho imparato a conoscere persone, luoghi, un buon gruppo nella squadra. Adesso sono felice e mi vivo l'esperienza. L'augurio è che col successo di sabato scorso si ritrovino gli obiettivi che ci eravamo posti a inizio stagione".
Infine il clamoroso retroscena di mercato con al centro il Real Madrid: "Nel 2017 sono stato a un passo dal firmare con i Blancos - ha svelato -. Ritengo il Real il più importante club al mondo. Ci furono diversi contatti dopo la finale di Cardiff, ma non si chiuse mai l'operazione".