SPERANZE

Pisilli e Bonfanti: i volti nuovi del nostro calcio con lo sguardo fisso sul futuro

Entrambi in gol in Europa League con Roma e Atalanta sono una buona notizia per l'intero movimento del pallone azzurro

Per vedere le lacrime rigare il volto di José Mourinho bisogna davvero impegnarsi. Nicolò Pisilli, giovane promessa giallorossa, ci è quasi riuscito: "Per lui non era un esordio ma era il primo gol sotto la Curva Sud, in Europa League. Una grande gioia e per non piangere anch’io sono dovuto scappare", ha detto Mou a fine partita. Nella serata europea è arrivato anche il gol di un altro giovanissimo, Giovanni Bonfanti dell'Atalanta.

La morale, insomma, farà anche rima con retorica ma l'Europa League made in Italy ha dimostrato che i giovani italiani, quando gli viene concessa l'opportunità giusta, sanno anche mettersi in mostra. Peccato che capiti sono nelle serate che chiudono i gironi delle coppe meno prestigiose, ma è comunque un primo passo.

Per la verità Mourinho, a volte per dare un segnale alla sua dirigenza su una rosa non proprio all'altezza di alti traguardi altre volte per il numero eccessivo di infortuni, ha spesso messo in campo ragazzi della Primavera. E lo stesso si può dire di Gasperini che non si è mai fatto problemi a puntare su giocatori con poca esperienza. Resta il fatto che Pisilli e Bonfanti sono il volto più bello del giovedì europeo. 

Il giallorosso è una mezzala di 19 anni che ha già debuttato in Serie A. E' uno dei punti fermi della Primavera della Roma, la squadra per cui ha sempre tifato e in cui ha fatto tutta la trafila dai Pulcini. Facile capire il perché di quella gioia incontenibile per il gol allo Sheriff: "È un’emozione molto difficile da spiegare, è inspiegabile. È un qualcosa che sogno da tutta la vita, io sono romanista fin da quando sono piccolo. Segnare con questo stadio con questa maglia non lo potevo neanche immaginare".

Giovanni Bonfanti, invece, è un difensore centrale di 20 anni. E' nato a Milano ma è cresciuto nelle giovanili dell'Atalanta. Dal 2021 ha provato esperienze in altre squadre: con le giovanili della Sampdoria e poi con il Pontedera, nella passata stagione, prima di tornare alla corte di Gasp, che gli ha regalato il posto da titolare contro i polacchi del Rakov. Una fiducia ben riposta visto che, oltre a fare il suo lavoro là dietro, ha messo a segno la seconda rete nella goleada bergamasca. "Dedico il gol alla mia famiglia e soprattutto a mio fratello che mi è sempre stato vicino. Allenarmi per un anno con i grandi mi ha aiutato tantissimo, è stata una tappa importante per la mia crescita" ha detto a Sky Sport prima di rivelare di vivere vicino a San Siro e di avere un passato da tifoso interista. 

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