Pioli ha finalmente un regista: Bennacer è pronto a riprendersi il posto da titolare
L’allenatore rossonero ritrova il centrocampista algerino, uno dei pochi a sapere dettare i tempi di gioco nel reparto centrale
Sei mesi di stop, dopo quell'infortunio in semifinale di Champions, che ha tolto al Milan un giocatore fondamentale. Ismael Bennacer è pronto a giocare dal primo minuto contro il Monza e il pensiero non può non andare agli sforzi di Pioli nell'aggiustare il centrocampo facendo a meno dell'algerino. I rossoneri, negli ultimi anni, hanno saputo affrontare l'emergenza di assenze anche pesanti, una delle pochissime difficilmente gestibili è stata proprio quella del suo numero 4.
Con gli acquisti della campagna estiva, Pioli è partito con l'idea di provare a organizzare il reparto di mezzo con un giocatore davanti alla difesa più due mezzali (Krunic più Reijnders e Loftus-Cheek). Nel gioco fluido rossonero il centrocampo poteva diventare un 2+2, quando Calabria affiancava il centrale davanti alla difesa e i due intermedi si spostavano nei mezzi spazi sulla trequarti. Il problema di andare a chiudere sul play avversario, in fase difensiva, veniva risolto dalla posizione di Loftus-Cheek, pronto a schermarlo trasformando di fatto il sistema di gioco in un 4-2-3-1.
La batosta nel derby, e qualche battuta d'arresto in campionato e in Champions, ha fatto perdere fiducia ai rossoneri, non certo aiutati da una serie di infortuni che ha impoverito ancora di più una rosa che non è certo ai livelli di quella dei cugini in maglia nerazzurra. Ma al di là di scelte tattiche fluide, sistemi di gioco cangianti e scelte capaci a volte di ribaltare partite (come successo a Newcastle, quando Calabria e Florenzi si sono stretti verso il centro trasformando la fase di costruzione in una sorta di 2+3), la presenza di un regista vero permette di normalizzare lo sviluppo della manovra.
Oltre alla sua duttilità (non dimentichiamo le partite giocate da trequartista in pressing sul play avversario), Bennacer è uno dei pochi centrocampisti in circolazione capaci di gestire il pallone anche se braccato da vicino. Sa posizionare il corpo nel modo giusto per eludere la marcatura, rallentare i ritmi, pescare il compagno in verticale, fare la scelta giusta in costruzione e muoversi in funzione di scarico, anche come "terzo uomo". Insomma ritrovarlo, che sia in coppia con Reijnders in un centrocampo a due o play centrale, è un valore aggiunto fondamentale per il proseguimento della stagione rossonera.