Un calciatore della formazione Juniores del Cavallino, squadra della provincia di Venezia, è stato squalificato per dieci giornate dal giudice sportivo per aver "proferito reiteratamente insulti a sfondo gravemente sessista contro l’arbitro donna". La vicenda ha avuto luogo il 4 novembre, nel corso del match del campionato provinciale contro la Fossatese e, come riporta Il Gazzettino, la frase incriminata è stata "le donne devono stare a casa a lavare i piatti", udita dalla direttrice di gara al termine della partita e proferita da un ragazzo che era stato precedentemente espulso.
Il club ha deciso di presentare ricorso perché, secondo la loro ricostruzione, tale frase non sarebbe mai stata pronunciata dal loro tesserato. L'arbitra coinvolta, appartenente alla sezione di San Donà di Piave, avrebbe infatti colto gli insulti senza vedere in faccia la persona che li proferiva, ma riconoscendone il timbro vocale. Il Cavallino ha dunque spinto su questo aspetto per provare a ribaltare una decisione durissima.