L'ANALISI

Gioco, cuore e mentalità vincente: che spettacolo la Virtus

La squadra di Luca Banchi incanta l'Europa. Quella contro l'Olympiacos è solo l'ultima impresa di una stagione fin qui straordinaria. E tra i leader spicca un Daniel Hackett da Nazionale

di
© IPA

Secondo posto in Eurolega alle spalle del Dream Team, quello dei campioni d'Europa e grandi favoriti per il bis del Real Madrid. 15 giornate fa, all'inizio dell’avventura, nessuno ci avrebbe scommesso. Bologna vola, spinta dall'entusiasmo di un pubblico che trasmette amore e passione proporzionali alla qualità della pallacanestro espressa da Shengelia e compagni, ormai una meravigliosa realtà nel panorama europeo

© IPA

Bella e possibile, questa Virtus che diverte, ruba l'occhio per la bellezza e l'armonia delle sue giocate su entrambi i lati del campo. Una squadra che lotta unita, si compatta nei momenti difficili senza dare mai la sensazione di poter essere schiacciata (è successo solo a Madrid, come a qualsiasi altra squadra "umana"). Sembra cadere, ma con la forza del gruppo non accetta la sconfitta e inizia a rialzarsi con la voglia di arrivare al traguardo davanti all'avversario. E' successo contro l'Olympiacos - finalista l'anno scorso - esattamente come pochi giorni prima con il Barcellona. Due rimonte da sogno che sono il manifesto di questa squadra che coinvolge, appassiona e fa innamorare. E che rende orgoglioso il basket italiano per i valori che esprime sul parquet.  

Luca Banchi è il mr Wolf della Virtus, quello che ha risolto il più grande problema: gestire - bene e in fretta - la rumorosa separazione da Sergio Scariolo. Il coach grossetano è andato ben oltre, modellando una squadra che ora può davvero iniziare a fare i conti per arrivare nelle prime 6 a fine regular season. Con tutta probabilità con 20 vittorie l'obiettivo sarebbe raggiunto, dando una rapida occhiata alle ultime stagioni: vorrebbe dire vincere almeno 9 delle prossime 19 gare. Missione assolutamente alla portata, soprattutto se è vero che Zanetti e Baraldi stanno cucinando un colpo nel reparto lunghi per dare un pò di fiato ogni tanto al totem Shengelia

© IPA

Nella squadra in cui tutti a rotazione possono essere MVP, Daniel Hackett sta giocando una prima parte di stagione monumentale, sublimata dalla prestazione clamorosa di ieri proprio nella notte del suo 36esimo compleanno. Al di là dei numeri (8.3 punti, 4.2 assist, 3.4 rimbalzi in Eurolega), colpisce la "presenza" nei momenti clou delle partite. Come contro l'Oly con le 3 giocate masterclass che hanno deciso la partita: rubata con canestro, jumper dell'allungo e sfondamento preso. Una leadership totale di un grande campione che lascia una punta d'amarezza. E' proprio impossibile rivederlo con quella maglia azzurra che gli apparterrebbe di diritto in qualità di miglior playmaker italiano in circolazione per distacco? Temiamo di conoscere la risposta. Ma per un attimo lasciateci sognare.

Notizie del Giorno

AZZURRI IN ITALIA: SI AGGREGANO MELLI, RICCI, FLACCADORI, CARUSO E SARR

VALENTINE: "HO IMPARATO MOLTO DA MESSINA"

SABEN LEE LASCIA IL MACCABI E TORNA AL MANISA

BRAJKOVIC: "L'ADDIO A PISTOIA? MARKOVSKI NON VA BENE PER ME"

SPISSU: "ANDARE IN SPAGNA? UNA SCELTA CHE RIFAREI SUBITO"