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Joshua Zirkzee, il gioiello che alza il livello del Bologna di Thiago Motta

L'olandese svaria su tutto il fronte, Thiago Motta non gli chiede di fare il bomber ma la ciliegina sulla torta rossoblù

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A parte un paio di campionati giovanili in Germania, dove aveva messo a segno 28 gol in 34 partite con la maglia del Bayern Monaco, Joshua Zirkzee non è mai stato attaccante dalle statistiche pazzesche. Anche l'anno scorso, due reti in 21 presenze col Bologna, il suo apporto vicino alla porta aveva lasciato più di un dubbio, ma in realtà - e lo ha svelato Lorenzo De Silvestri, capitano del Bologna, dopo l'impresa contro l'Inter in Coppa Italia ("Il nostro è un grande gruppo con un lavoro che viene da lontano, iniziato la scorsa stagione") - la prima annata in Emilia è servita al giocatore e Thiago Motta per conoscersi e impostare un lavoro che sta facendo vedere i suoi frutti quest'anno.

Perché se è fin troppo facile osservare come gli 8 gol e quattro assist nelle 18 partite stagionali siano un enorme passo avanti rispetto allo scorso anno, stupisce come Zirkzee abbia trovato in così poco tempo quella sicurezza e quella tranquillità di fare le giocate che sono sempre state nelle sue corde. Il primo a vederci lontano fu il Parma che, a gennaio 2021, lo prese in prestito dai bavaresi ma il classe 2001 non lasciò il segno, anche e soprattutto per via della sfortuna: un mese dopo il debutto in gialloblù, la lesione al legamento collaterale che gli fece finire la stagione in anticipo.

L'anno scorso l'approdo in rossoblù per una cifra da non sottovalutare, 8,5 milioni di euro, e sulla quale il Bayern ha inserito una clausola che gli garantirà il 50% dell'incasso di una possibile futura rivendita. Questo per far capire che anche dalle parti di Monaco non hanno mai sottovalutato il suo talento, che oggi nel Bologna si esprime a tutto campo. È il riferimento offensivo della squadra, certo, ma le sue doti tecniche e la visione di gioco lo portano spesso e volentieri a fare da collante tra mediana e attacco, a svariare libero di inventare. Frutto, dicevamo, dell'annata scorsa che è servita a Thiago Motta per inquadrarlo nello scacchiere tattico e al giocatore per capire cosa volesse l'allenatore italo-brasiliano.

In una squadra che ha precisi dettami di gioco, anche ieri nonostante un'evidente superiorità dell'Inter è rimasta - con bravura e fortuna - in partita sino alla fine, Zirzkzee è la ciliegina sulla torta che Thiago Motta cucina bene da diversi mesi. Solida nella retroguardia, è la terza miglior difesa del campionato, non segna tantissimo ma coglie i momenti giusti per farlo lasciando pochi spazi agli avversari per fare male. Quarti di finale di Coppa Italia e quarto posto in Serie A sono biglietti da visita di lusso a fine dicembre ma il Bologna non vuole smettere di sognare, e pensa già all'Atalanta, sabato match che sa di Europa classifica alla mano.

Con uno Zirkzee così è più facile, poi. Nei mesi scorsi era stato accostato al Milan, e proprio tra i rossoneri, oggi alla scrivania ma per tanti anni in campo, c'è un certo Zlatan Ibrahimovic a cui è possibile accostarlo per alcune movenze e alcune giocate. A suon di prestazioni però il prezzo sale e così l'interesse di tanti club. Ci sarà tempo per quello, oggi per lui c'è solo il Bologna.

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