le reazioni

Vince la Superlega, le reazioni del mondo del calcio

Dopo la storica sentenza della Corte di Giustizia Europea in merito all'abuso di posizione dominante di Uefa e Fifa, le reazioni dello sport

La Liga contro la Superlega: "Guadagnalo sul campo"

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La Superlega accoglie con favore il parere della Corte di Giustizia europea che sancisce l'abuso di posizione dominante da parte di Uefa e Fifa. A esultare anche Real Madrid e Barcellona. "Accogliamo con enorme soddisfazione la sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea - ha detto il presidente dei merengues Florentino Perez - Nei prossimi giorni studieremo attentamente questa decisione dalla portata storica. Il calcio europeo non sarà mai un monopolio e da oggi i club saranno padroni del proprio destino". Il club blaugrana: "La sentenza apre la strada a una nuova competizione".

ANCHE IL PORTO CONTRO LA SUPERLEGA: "RIAFFERMEREMO I VERI VALORI DEL CALCIO EUROPEO"
"L'FC Porto si unisce al coro di critiche contro la decisione della Corte di Giustizia dell'Unione Europea, che ha deciso di consentire la creazione di una Superlega. Non vogliamo vedere la famiglia del calcio disunita e siamo disponibili a continuare a lavorare al fianco della UEFA, della Federcalcio portoghese e dell'ECA per riaffermare i valori del calcio europeo. La decisione presa oggi dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea non disunirà la famiglia del calcio, ma piuttosto porterà tutti a lavorare insieme verso un calcio moderno e sostenibile, rispettando la tradizione europea di accesso alle competizioni e tenendo conto solo del merito. Come sempre, l'FC Porto, uno dei club europei più importanti degli ultimi decenni, è disponibile a contribuire a rilanciare le competizioni e a riaffermare i valori del calcio europeo".

MANCHESTER CITY: "CONTINUEREMO A PARTECIPARE A COMPETIZIONI UEFA"
"Il Manchester City Football Club nel 2021 confermò d'aver formalmente avviato le procedure per ritirarsi dal gruppo che sta sviluppando progetti per una Superlega europea. La nostra posizione non è cambiata. Rimaniamo impegnati nei valori del calcio europeo e continueremo a lavorare con gli altri club attraverso l'Eca e a partecipare alle competizioni Uefa". Così in una nota sul proprio sito internet, il Manchester City prende posizione sulla sentenza della Corte Ue sulla Superlega.

IL RESTO DELLA LIGA NON CI STA. OGGI IN CAMPO CON LA MAGLIETTA: "GUADAGNATELO SUL CAMPO"
Se Barcellona e Real Madrid esultano, il resto della Liga si ribella. Dopo la sentenza della Corte europea di giustizia che ha scatenato un terremoto nel mondo del calcio europeo, diversi club del massimo campionato spagnolo hanno reagito contro l'idea della costituzione di un campionato europeo indipendente promossa anche dai due maggiori club della Liga. Le squadre che oggi giocheranno le loro partite nella 18ª giornata della Liga, ad eccezione del Real Madrid, scenderanno in campo con maglie con il logo #EarnItOnThePitch "guadagnalo sul campo". 

REICHART: "PRONTI A PARLARE CON TUTTI, IL NUOVO TORNEO PARTIRA' PRESTO"
"Siamo aperti al dialogo con tutta la famiglia del mondo del calcio. Siamo molto soddisfatti che i club possano guardare la nostra proposta alla luce del sole e liberi da minacce di sanzioni. Il nostro dialogo sarà per convincere club e tifosi che questa proposta è un bene per il calcio". Lo ha detto Bernd Reichart, ceo di A22, in una intervista all'Ansa. Abbiamo ricevuto molto supporto oggi e apprezziamo quello di tutto, anche quello di Andrea Agnelli. Il nuovo torneo partirà presto" ha poi concluso.   

ABODI: "IL 10 GENNAIO INCONTRO CON I PAESI EUROPEI A BRUXELLES, MODELLO ATTUALE IN DISCUSSIONE"
Anche i governi europei hanno fretta di prendere una posizione comune in merito alla Superlega. Presto ci sarà un summit come annunciato da Andrea Abodi, Ministro dello Sport: "C'è una posizione sostanzialmente analoga tra i grandi paesi europei che si vedranno il 10 gennaio a Bruxelles per concordare ulteriormente la posizione e sostanziarla. Io credo molto nella collaborazione. C'è un modello che è molto baricentrico sull'Uefa che ha aperto a una collaborazione sistematica con l'Eca e quindi con i club, mi auguro che anche i club possano essere coinvolti - ha detto ancora Abodi -. Non c'è una posizione a favore della Superlega, come hanno detto anche i miei colleghi, c'è una posizione che mette in discussione il modello attuale, ma non apre necessariamente a una competizione diversa. Ho sentito pochissime voci discordanti, le posizioni dei miei colleghi e delle federazioni calcistiche europee vanno in un'unica direzione. Questo è il dato più importante, ci responsabilizza tutti". 

INFANTINO: "COL MASSIMO RISPETTO NON CAMBIA NULLA"
"Col massimo rispetto per la Corte di Giustizia Europea, la sentenza non cambia davvero nulla. Storicamente organizziamo le migliori competizioni al mondo e così sarà anche in futuro". Lo afferma il presidente della Fifa, Gianni Infantino. "Continueremo a organizzare i tornei più spettacolari e competitivi e utilizzeremo i nostri ricavi per sviluppare il calcio in ogni angolo del globo attraverso programmi di solidarietà. La Fifa continuerà a farlo in collaborazione con le associazioni affiliate, le Confederazioni e con tutte le parti interessate per il beneficio esclusivo del nostro gioco - a livello globale. Tutti insieme!".

RANIERI: "ALLA FINE DECIDERANNO I TIFOSI"
"La sentenza sarà cavalcata da chi vuole". Ha risposto così Claudio Ranieri, tecnico del Cagliari, stuzzicato sul tema caldo del giorno: "Saranno però i tifosi a decidere se è una cosa giusta o non giusta. Se seguire quella strada andando a vedere le partite o meno. Se la Super lega riuscirà a
imporsi, non si sa se si vedranno partite belle o brutte. Ma il bello di tutte le competizioni è quello di andare avanti per meriti sportivi".   

ANCHE IL BRAGA DICE NO ALLA SUPERLEGA
"L'SC Braga è venuto a conoscenza della sentenza emessa dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea nel caso della Superlega Europea, che non convalida né legittima in alcun modo la cosiddetta Superlega. L'SC Braga riafferma il suo impegno a collaborare, all'interno dell'ECA e insieme a centinaia di altri club, per mantenere i valori che definiscono il calcio europeo. Questa garanzia è attualmente assicurata dalla solida partnership che i club, attraverso l'ECA, intrattengono con la UEFA.

IL PSG: "METTIAMO AL CENTRO I TIFOSI E CI BASIAMO SULL'INCLUSIONE"
Il Paris Saint-Germain rifiuta totalmente di prendere parte a qualsiasi piano per una cosiddetta Super League, come è stato così fin dal primo giorno e lo sarà sempre. Il PSG sostiene i principi del modello sportivo europeo, i valori della competizione aperta e dell'inclusione, e lavora con tutte le parti interessate riconosciute del calcio europeo, in particolare con tifosi e giocatori, che sono al centro del cuore del calcio europeo. Così Nasser Al-Khelaifi, numero uno dei francesi, dopo la sentenza della Corte di Giustizia Europea.

PREMIER LEAGUE: "ANCORA UN NO ALLA SUPERLEGA, DI MEZZO I TIFOSI"
La Premier League non cambia idea e ribadisce il proprio ostracismo alla Superlega. La spiegazione in una nota resa pubblica sui social: "La Premier League prende atto della sentenza odierna nella causa della Corte di giustizia europea che coinvolge la "European Superleague Company", la FIFA e la UEFA. Questa è una sentenza significativa e ora esamineremo approfonditamente le sue implicazioni - si legge -. La sentenza non sostiene la cosiddetta “Super League europea” e la Premier League continua a respingere qualsiasi concetto del genere. I tifosi sono di vitale importanza per il calcio e hanno più volte espresso chiaramente la loro opposizione a una competizione "separatista" che recide il legame tra il calcio nazionale ed europeo. Il calcio prospera sulla competitività creata da promozioni e retrocessioni, sulla qualificazione annuale basata sul merito dai campionati e coppe nazionali alle competizioni internazionali per club e sulle rivalità e sui rituali di lunga data che derivano dai fine settimana riservati al calcio nazionale. Questi principi sono sanciti nella Carta dei proprietari della Premier League, introdotta nel giugno 2022, che mira a migliorare la forza collettiva e la competitività della Lega nel migliore interesse del gioco in generale". 

GALLIANI: "NESSUNO VUOLE USCIRE DA QUESTO SISTEMA"
"Bisognerà leggere bene la sentenza, ci sarà da ragionare. Bisognerà' leggere bene e capire. Stavo in Senato, non ho letto niente. Sono abituato a parlare delle cose che conosco". Così l'ad del Monza, Adriano Galliani, rispondendo ai giornalisti sulla sentenza della Corte Ue sulla Superlega. "Il Monza invitato in una Superlega? Il Monza non verrà invitato in nessuna Superlega, facciamo parte di questo sistema qui e nessuno vuole uscire. Non bisogna trarre conclusioni affrettate". 

AL-KHELAIFI: "NON CAPISCO TUTTO QUESTO RUMORE"
Nasser Al-Khelaifi, presidente del PSG ma anche dell'ECA, ha preso la parola dopo l'intervento di Ceferin: "Non capisco tutto questo rumore per la sentenza. Si parla di libertà ma in Superlega non c'è libertà. Noi lavoriamo per i club e per i partecipanti del mondo del calcio, siamo orgogliosi della Champions League. La decisione di oggi non cambierà niente".

LEGA CALCIO TEDESCA: "LEGALITÀ SUPERLEGA QUESTIONE A PARTE"
La sentenza della Corte di Giustizia Europea "non significa che una competizione come la Superlega debba necessariamente essere consentita. La legalità della Superlega è una questione a parte". Lo afferma la Lega calcio tedesca (Dfl) in una nota. "La Corte di Giustizia Europea ha confermato che i criteri per l'approvazione di altre competizioni al di fuori della piramide associativa del modello sportivo europeo devono essere trasparenti, oggettivi, non discriminatori e proporzionati - questo è comprensibile e doveva essere atteso. La Uefa e la Ffifa sono tenute a rivedere i propri criteri, che sono già stati ulteriormente sviluppati, ad adattarli se necessario e ad applicarli legalmente. La Corte di giustizia ha inoltre chiarito nel comunicato stampa che la decisione non significa che una competizione come la Super League debba necessariamente essere consentita. La legalità della Super League è una questione a parte", afferma la Lega calcio tedesca. "La Dfl - prosegue la nota - sostiene esplicitamente il modello sportivo europeo e rifiuta le competizioni al di fuori di quelle organizzate dalle federazioni e dalle leghe. Non appena avremo potuto valutare il giudizio completo, commenteremo più nel dettaglio". 

LIGA (TRANNE IL REAL) IN CAMPO CON LA SCRITTA "GUADAGNATELO SUL CAMPO"
Le squadre della Liga, tranne il Real Madrid, scenderanno in campo per questo turno di campionato con la maglia "EarnItOnThePitch" ("Guadagnatelo sul campo") per protestare contro la Superlega.

PIOGGIA DI NO ALLA SUPERLEGA: BAYERN, UNITED, ATLETICO...
Tanti club europei stanno dicendo no alla nuova Superlega, con comunicati ufficiali. "La nostra posizione non è cambiata. Noi rimaniamo pienamente impegnati nella partecipazione alle competizioni Uefa e nella cooperazione positiva con la Uefa, la Premier League e gli altri club attraverso l'Eca per il continuo sviluppo del calcio europeo" dice il Manchester United. "La sentenza non cambia la nostra posizione, porta chiusa per la Superlega" dice il Bayern Monaco. Messaggi simili sono arrivati anche da Atletico Madrid, Siviglia e Villarreal.

GOVERNO INGLESE: "I CLUB INGLESI NON POSSONO PARTECIPARVI PER LEGGE"
Il governo inglese si schiera contro la Superlega. Un portavoce del Dipartimento di Cultura, Media e Sport ha precisato: "Il tentativo di una competizione separatista (l'annuncio del 2021, ndr) era stato universalmente condannato da tifosi, club e governo. All'epoca avevamo introdotto un'azione decisiva revisionando la governance del calcio, che richiede un nuovo regolatore indipendente. A breve presenteremo una legislazione che renda tutto questo realtà e impedisca ai club di unire a qualsiasi competizione alternativa in futuro". Con la fuoriuscita dalla Brexit, il Regno Unito non è più vincolato dalle leggi europee.

ABODI: "TUTELIAMO I CAMPIONATI NAZIONALI"
Andrea Abodi, Ministro dello Sport, è intervenuto commentando quanto deciso dalla Corte Ue in merito alla Superlega: "La Corte non ha detto che si giocherà la Superlega ma che l’assetto va rivisto - l'uscita dell'ex Presidente della Serie B -. Il presupposto fondamentale per me è che ci sia inclusività della competizione, la tutela dei campionati nazionali, dei vivai e della Nazionale. Oggi è un giorno di assunzione di responsabilità e di profonde riflessioni ma in questi casi cerco di vedere le opportunità, c’è la necessità di rivedere il baricentro di rapporti e interessi. Prima di arrivare alle estreme conseguenze c’è un percorso che l’Uefa può fare". 

LA FIFA: "ANALIZZEREMO LA DECISIONE CON LA UEFA, CREDIAMO NEL MERITO SPORTIVO"  
Tra le tante reazioni non può mancare quella della Fifa, massimo organismo mondiale del calcio: "La FIFA ora analizzerà la decisione in coordinamento con la UEFA, le altre confederazioni e le federazioni affiliate prima di commentare ulteriormente - il comunicato apparso sui social -.  In linea con il proprio Statuto, la FIFA crede fermamente nella specificità dello sport, inclusa la struttura piramidale – su cui si fonda il merito sportivo – e i principi di equilibrio competitivo e solidarietà finanziaria.  Il calcio deve la sua lunga storia di successi ai principi sopra menzionati, che la FIFA, le confederazioni e le federazioni affiliate continueranno a promuovere anche in futuro, nell'interesse di tutti gli appassionati di calcio di tutto il mondo".

L'ECA: "LA SENTENZA NON APPROVA IL PROGETTO DELLA SUPERLEGA"
L'Associazione dei club europei, l'Eca, si è espressa anch'essa sulla sentenza della Corte Ue con toni duri: "Per essere assolutamente chiari, la sentenza non sostiene e non appoggia alcun progetto della Superlega - si legge nella lunga nota -. Da quando è stato presentato il progetto, due anni fa, sono già state messe in atto importanti riforme progressiste della governance nel sistema calcistico europeo mondiale, comprese nuove regola UEFA per la pre-autorizzazione delle competizioni. Ancor più importante, il calcio è un contratto sociale, non un contratto legale. Tutti i soggetti interessati riconosciuti del calcio europeo e mondiale sono uniti contro i tentativi di alcuni individui che perseguono agende personali per minare le fondamenta stesse e i principi fondamentali del calcio europeo".  

LA UEFA: "NON C'E' SPAZIO PER LA SUPERLEGA, CONQUISTIAMOLO SUL CAMPO" 
Dopo il comunicato ufficiale, il massimo organismo del calcio europeo ha ribadito il proprio concetto contro la Superlega rivolgendosi anche ai tifosi: "Tifosi, giocatori, allenatori, federazioni, club, leghe e tutti quelli che amano questo bellissimo gioco dicono a voce alta: non c'è spazio per ogni tipo di "Superlega" in Europa - si legge -. Il merito sportivo è quello che conta. Il calcio è di tutti, teniamolo aperto a tutti. Conquistalo sul campo". 

FLORENTINO PEREZ: "SENTENZA STORICA, DA OGGI CLUB PADRONI DEL PROPRIO DESTINO"
"Accogliamo con enorme soddisfazione la sentenza della Corte di giustizia europea. Nei prossimi giorni studieremo attentamente la portata di questa sentenza, di grande portata storica. Il calcio europeo non sarà mai più un monopolio e da oggi i club saranno padroni del proprio destino". Così il presidente del Real Madrid Florentino Perez, che non ha mai abbandonato la sua battaglia per la Superlega. "Abbiamo il dovere di dare la spinta di cui il calcio ha bisogno - ha proseguito Perez - Creeremo un progetto aperto, basato sul merito sportivo, in rispetto del fair play finanziario e dei campionati nazionali. Soprattutto tutelerebbe i giocatori ed entusiasmerebbe i tifosi di tutto il mondo. Non siamo contro nessuno, vogliamo solo rinnovare il calcio, il cui destino è nelle mani dei club e dei loro tifosi. Il nostro destino appartiene a noi e abbiamo davanti a noi una grande responsabilità. Siamo all'inizio di una nuova era, potremo lavorare liberamente e senza minacce".

COMUNICATO BARCELLONA: "SENTENZA APRE LA STRADA A UNA NUOVA COMPETIZIONE"
"Il Barcellona desidera esprimere la sua soddisfazione per la sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea in cui viene approvato il progetto della Super League proposto da A22 Sports - si legge nella nota del club blaugrana - Essendo una delle entità che promuovono la Super League, il Barcellona ritiene che la sentenza apra la strada a una nuova competizione calcistica di massimo livello in Europa contro il monopolio nel mondo del calcio e vuole offrire una proposta di dialogo su quello che dovrebbe essere il modello di competizione europea del futuro". E ancora: "Il club ritiene che la sostenibilità a medio termine del calcio europeo comporti la necessità di creare un concetto sul modello della Superlega proposta dall'A22. Un sistema di competizione che affronterà questioni come il sovraccarico degli incontri e il numero eccessivo di partite tra squadre nazionali, che lavorerà verso la regolamentazione del fair play finanziario tra le squadre partecipanti e che metterà al centro giocatori e tifosi locali e internazionali".

BARCELLONA, LAPORTA: "OPPORTUNITA' PER RISOLVERE PROBLEMI DEI CLUB"
"Da oggi si apre un'opportunità storica per cercare di risolvere alcuni dei gravi problemi che compromettono la futura viabilità di gran parte dei club": lo ha detto in un video Joan Laporta, presidente del Barcellona, commentando la sentenza della Corte europea sulla Superlega. "Ciò che desideriamo è un dialogo aperto e costruttivo per generare sinergie positive tra tutte le parti", ha aggiunto. "Il Barcellona cercherà di promuovere formule innovative per migliorare le attuali competizioni europee, in un formato aperto e meritocratico".

MALAGO': "SCUDETTO RISCHIA DI DIVENTARE MARGINALE"
"Con la Superlega lo scudetto diventa carta straccia? Sicuramente non posso dirlo, ma il rischio che diventi marginale in termini di interessi esiste". Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha commentato la sentenza della Corte di Giustizia dell'Ue. "Non commento le sentenze, non l'ho mai fatto, anche quelle che non capisco o non condivido - ha aggiunto - A fronte di questo gli organismi preposti dovranno predisporre logiche di accorgimento e contromisure rispetto a quanto ha previsto la Corte Europea. Ora dobbiamo capire quali contromisure prenderanno Fifa e Uefa".

TEBAS: "NIENTE BAR FINO ALLE 5 DEL MATTINO COME DICE REICHART"
Tebas ha poi risposto a un post X di A22 Sports che parla di partite gratis per i tifosi: "Sia chiaro, non ci sono dubbi che ora non potranno riaprire i bar per bere fino alle 5 del mattino come sembra sia per l'amministratore delegato" di A22 Sport Bern Reichart. La Corte di Giustizia ha affermato che le regole per l'ammissione alle competizioni Uefa e Fifa debbano essere trasparenti, non che debbano ammettere per forza la Superlega. I criteri di ammissioni devono essere trasparenti, oggettivi e non discriminatori: principi incompatibili con la Superlega".

FRANCIA, ROURES: "NON CAMBIERÀ NIENTE"
"La sentenza non cambia nulla perché il progetto Superlega non può concretizzarsi. Non ci sono dentro club francesi e tedeschi, non credo ce ne saranno italiani. Fatelo con Barcellona, Real Madrid e Porto, voglio vedere... Partite trasmesse in chiaro? Da dove arriveranno gli introiti allora? Non credo sia una possibilità" questa la reazione di Jaume Roures, azionista di maggioranza di Mediapro, vicino alla Ligue 1.

LIGA, TEBAS: "COMINCIA GIÀ LA CONFUSIONE"
Javier Tebas, presidente della Liga, rincara la dose su X: "Si inizia già a fare confusione come avevo avvisato. Si sono sempre potute organizzare competizioni al di fuori di Uefa e Fifa, questo non può essere proibito, il tema sono le condizioni entro le quali le competizioni possono convivere con Uefa e Fifa. Servono regole trasparenti, chiare, oggettive per l'approvazione delle competizioni. Non vanno semplicemente negate, servono regole oggettive perché se la scelta viene lasciata alla discrezionalità di Uefa e Fifa si configurerebbe l'abuso di potere dominante. Già nel 2022 la Uefa aveva stabilito una procedura per autorizzare nuove competizioni a cui può aderire la Superlega".

LA LIGA: "SUPERLEGA MODELLA EGOISTA ED ELITARIO"
Non si sono fatte attendere le prime reazioni del mondo del calcio, a cominciare dalla Liga. Il governo del calcio spagnolo, da sempre critico verso la Superlega, ha postato sui social queste parole: "Oggi più che mai ricordiamo che la 'Superlega' è un modello egoista ed elitario. Qualsiasi format che non sia totalmente aperto con accesso, anno dopo anno, tramite i campionati nazionali, è un modello chiuso. Il calcio europeo ha già parlato, non insistete". E poi l'hashatg "guadagnarsi le cose sul campo". Concetto confermato in un successivo comunicato: "Tutto ciò che non è un modello completamente aperto, con accesso diretto stabilito dai campionati nazionali, è un formato chiuso contrario ai valori europei dello sport. Chiediamo alla Commissione Europeao misure per tutelare stabilità e futuro del calcio europeo".

A22 SPORTS: "OTTENUTO IL DIRITTO DI COMPETERE"

A22 SPORTS: "IL GIORNO DEL GIUDIZIO"
A22 Sports, la società che punta a sviluppare il nuovo progetto stile Superlega, più aperto e che potrebbe coinvolgere fino a 60 club, prima della sentenza si era dichiarata fiduciosa: "È il giorno del giudizio Uefa. Dopo quasi 70 anni come unico regolatore, custode e operatore commerciale dominante del mercato calcistico europeo, il monopolio dell'Uefa potrebbe finalmente terminare. Siamo sulla soglia di una nuova, migliore era per il calcio europeo di club".

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