La data è da consegnare alla storia del calcio. Il 21 dicembre di quest’anno diventerà “quel 21 dicembre 2023”. Una data da prima e dopo. Niente resterà come prima, in sostanza. Ora tutti si chiedono cosa potrà succedere nei prossimi mesi, nei prossimi anni. Quando vedremo, in sostanza, la prima edizione della SuperLega. Ci piacerebbe darvi risposte certe, ma nessuno lo sa. Lo scenario più probabile è che la rivoluzione cominciata oggi sarà effettiva dall’edizione 2027/28, alla scadenza dell’imminente triennio della nuova Champions League. Ma non sono da escludere colpi di scena. Tecnicamente è infatti possibile che Real e Barcellona possano trascinare in un nuovo progetto altre squadre non incorrendo in alcune sanzione.
Nel quartier generale di Nyon non si aspettavano una sentenza così estrema. La ventina di avvocati top messi in campo da Ceferin facevano presagire un risultato diverso. Magari con alcune limitazioni, ma non certo con una waterloo del genere. Basti pensare anche alla piccola questione (rispetto all’enormità del resto) del vincolo sui giocatori del vivaio da inserire nelle liste, bollato col timbro “illegal” dalla Corte della Giustizia UE. Certo che la posizione dell’UEFA, definita per convenzione dominante, era meglio definibile come monopolistica. In un mondo dove la liberalizzazione si sta espandendo in tutti i settori era quasi prevedibile un intervento limitante. Esiste un paragone che possa spiegare meglio cosa succederà nel calcio? Sì, e non è forse quello dell’Eurolega visto che nel basket la Fiba Europe continua a gestire parallelamente tornei come l’Eurocup e Champions League di livello inferiore a quello principale. L’esempio più calzante sembra essere quello della Formula 1. Sette anni fa gli americani di Liberty Media sono diventati proprietari e detentori del campionato motoristico più importante sulle quattro ruote subentrando a Ecclestone e alla FOCA-FOM, che sin dai primi anni 80 avevano di fatto relegato la FIA al ruolo di organismo che si occupa di regolamenti tecnici e sportivi. Può essere questo il destino dell’UEFA? Forse sì, alla fine di una serie che avrà tanti episodi e sarà ricca di plot twist e cliffhanger. L’auspicio è che gli appassionati di calcio, vada come vada, potranno continuare a divertirsi.