Emergenza, emergenza e ancora emergenza. È questa la parola chiave che risuona a Milanello da settimane, e così sarà ancora per un bel po'. Specialmente in difesa, dove Pioli ha perso pure Fikayo Tomori, uscito in anticipo a Salerno. Il bollettino recita "lesione mio-tendinea del bicipite femorale destro". Lo stop, per parlare chiaro, non sarà inferiore ai due mesi. Un bel guaio per i meneghini, che a questo punto dovranno pescare almeno dal mercato di gennaio almeno due centrali di ruolo.
Due appunto, e non più uno come nei piani: oltre all'inglese, ai box ci sono già Thiaw, Kalulu e Caldara. Senza dimenticare Pellegrino, che è guarito ma ha iniziato da poco il processo di riatletizzazione. Ne avrà quindi, ancora per un po'. A questo punto si fa più concreto il ritorno anticipato di Gabbia dal Villarreal, mentre per l'altro slot da 'coprire' spazio a un possibile prestito, magari con diritto di riscatto. I nomi? Kiwior dell'Arsenal (ex Spezia), Mukiele del Psg, Badiashile del Chelsea, Lenglet dell'Aston Villa (ma di proprietà del Barcellona), Kehrer del West Ham e Kelly del Bournemouth (in scadenza a giugno con gli inglesi).
Per l'immediato, in attesa dell'inizio del mercato fissato per il 2 gennaio, a Pioli restano solo Kjaer, non proprio una sicurezza dal punto di vista fisico, e Jan-Carlo Simic, ormai ex Primavera e autore di un esordio da sogno con tanto di gol contro il Monza nemmeno una settimana fa. Pronto pure Theo Hernandez, con Florenzi che si sposterebbe sulla fascia di sinistra. All'orizzonte c'è un calendario fitto: il Sassuolo prima della fine dell'anno solare, poi Cagliari (Coppa Italia), Empoli, Roma, Udinese e Bologna nel mese di gennaio. Appuntamenti che diranno tanto sul futuro di Stefano Pioli, sulla cui figura si scorge l'ombra di Antonio Conte, sostenuto da Zlatan Ibrahimovic.