La stagione del Milan è iniziata nel segno dello zero. Zero come i tiri in porta effettuati nello specchio della porta avversaria in 90' (non succedeva da settembre 2017) e zero come i punti in classifica dopo la prima disastrosa giornata di campionato sul campo dell'Udinese. Al termine della sfida della Dacia Arena Marco Giampaolo ha fatto mea culpa annunciando importanti novità tattiche già a partire dal match col Brescia in programma sabato prossimo a San Siro.
A finire sul banco degli imputati è stato - per bocca dell'allenatore rossonero - il modulo adottato fin qui, ovvero il 4-3-1-2. Nonostante i miglioramenti in pre-campionato Suso non è riuscito a incidere sulla trequarti mentre Piatek ha confermato di attraversare un momento decisamente no. Il polacco è uomo d'area e il fatto di trovarsi spesso a giocare il pallone lateralmente (e spalle alla porta) non lo ha di certo agevolato: possibile (e probabile) così il ritorno al 4-3-3 di gattusiana memoria con l'ex Genoa al centro del reparto offensivo.
Ma sarà necessario svoltare pure nelle altre zone del campo, e in particolare sulla mediana. Calhanoglu ha deluso nell''inedito' ruolo di playmaker e Borini da mezzala è apparso un pesce fuor d'acqua. Ha fatto un pochino meglio Paquetà, costretto però troppo spesso a rincorrere gli avversari e perciò sacrificato sull'altare dell'equilibrio. Si attende il ritorno di Biglia davanti alla difesa, con Bennacer - entrato nel finale a Udine - comunque in rampa di lancio.
Del resto non manca il tempo per aggiustare il motore milanista e per vedere all'opera con più minutaggio gli acquisti estivi (nella formazione iniziale di ieri non c'era nessun volto nuovo). Fino ad oggi sono stati 5 i colpi in entrata ma presto potrebbe aggiungersene un sesto. A dispetto delle dichiarazioni del ds Massara ("Correa è una suggestione dei giornali"), il Cfo Boban volerà a Madrid per chiudere l'affare e portare a Milano il 24enne argentino. Il Diavolo offre 40 milioni più il 30% sull'eventuale futura rivendita e l'Atletico chiede 50 mln. Forte dell'amicizia con il Ceo dei colchoneros Miguel Angel Gil, il dirigente croato proverà a porre fine al tormentone estivo mettendo a disposizione di Giampaolo un jolly molto utile anche alla luce di quanto (non) visto in Friuli.