Ha perso la "bella" della sfida interna con Charles Leclerc che ha vinto solo nel 2021, alla sua prima stagione con la Ferrari, ma Carlos Sainz può andare fiero della sua vittoria nel Gran Premio di Singapore 2023, unico podio alto sfuggito l'anno scorso alla Red Bull. Un successo di rara intelligenza tattica, che fa il paio con la vittoria del 2022 a Silverstone. Nella lunga intervista concessa ad AS (della quale riportiamo i passi a nostro avviso più significativi) per il Mondiale al via sabato 2 marzo in Bahrain il madrileno a livello di buoni propositi non sembra disposto ad accontentarsi di vincere... una tantum.
"Nel 2023 è andata meglio dell'anno precedente. Simile al 2021 direi, però con picchi più alti e più bassi rispetto a quella stagione. Per la vittoria e i podi, che sono stati picchi altissimi, e poi momenti più bassi. Nel 2021 sono stato ancora più costante di quest'anno. Ma direi che la vittoria a Singapore e il podio a Monza contano molto. Ci sono state stagioni (come il 2019) nelle quali ero andato ancora meglio. Ci sono ancora cose nelle monoposto di F1 di questa generazione (scesa in pista dal 2022, ndr) che fatico a comprendere appieno e massimizzare in termini di guida e set-up della vettura. Devo continuare a migliorare su alcune cose, sapendo anche che i progressi che ho fatto quest'anno sono stati grandi e buoni".
"Sono particolarmente orgoglioso di quelle due pole di fila e della vittoria, oltre al fatto di aver trovato nella seconda parte di stagione quella costanza che forse mi era mancata all'inizio. Aver visto già dai primi giri dei test precampionato in Bahrain che la macchina era complicata e che ci ha spaventato, che non capivamo davvero cosa stesse succedendo e cosa ci mancasse rispetto alla Red Bull. Nelle ultime due gare invece tutto ciò che poteva andare storto... lo ha fatto: abbiamo perso a sfida con Mercedes nel Mondiale Costruttori e in quello Piloti sono passato dal quarto al settimo posto. Anche se non è finita come avrei voluto dopo una seconda parte di stagione in cui stavo andando molto bene, la mia stagione è stata comunque solida: la squadra ha fatto grandi progressi e abbiamo lottato per cose più grandi. Questo mi rende orgoglioso, la squadra sta facendo passi avanti e se riusciremo a farne un altro nel 2024, saremo in lotta. Il sapore della fine stagione è amaro, ma me ne dimentico in fretta e mi concentro sul nuovo anno. Arrivare quarto, quinto, sesto o settimo un anno non ti cambia la vita".
"Sono molto orgoglioso della vittoria di Singapore. Sarebbe stato molto facile, sotto la pressione del momento, provare qualcosa di diverso per provare a vincere. Invece, siamo rimasti calmi e il team ha fatto un lavoro perfetto ai pit stop, con la strategia. Sotto la pressione di sapere che probabilmente era l'unica possibilità di vincere una gara, abbiamo fatto bene. Non abbiamo fallito in nulla".
"Spero che la nuova Ferrari sia molto diversa da quella del 2023. È stato detto che era una macchina adatta a me onestamente, mi ha fatto venire il mal di testa, e non solo a me. Non mi sono divertito a guidarla, ho dovuto adattarmi in molte cose e ho dovuto provare molte cose di set-up. Spero che nel 2024 sarà più versatile, più facile da guidare e da mettere a punto. Ci siamo posti l'obiettivo di massimizzare la macchina che avevamo, abbiamo commesso meno errori e molte cose sono successe fuori dal nostro controllo, ma siamo riusciti a massimizzare i weekend di gara e tirare fuori il massimo dalla vettura".