UTMB, De Gasperi e la prova del Bianco: "Il podio obiettivo della mia sfida"

Il trailer azzurro in gara nella Courmayeur-Champex-Chamonix al via venerdì

Un’intera settimana di pura passione trail: così si può definire l’UTMB (Ultra Trail du Mont-Blanc), così si possono riassumere i sette giorni di gare ed eventi che, coinvolgendo i suoi versanti francese, italiano e svizzero, fanno del massiccio del Monte Bianco appunto il centro di gravità ed il polo di attrazione per praticanti, appassionati e media della corsa in alta montagna tra la fine di agosto e l’inizio di settembre. Il clou è atteso nel weekend, con le due gare principali, al via nella giornata di venerdì: alle nove del mattino da Courmayeur la CCC (Courmayeur-Champex-Chamonix, 101 chilometri per 6100 metri di dislivello positivo da superare) ed alle diciotto da Chamonix la UTMB vera e propria, la gara regina del programma con i suoi 171 chilometri e soprattutto i suoi 10000 metri di dislivello.

Al via della CCC ci sarà anche quest’anno uno dei “guru” italiani della specialità: Marco De Gasperi, alle prese con una stagione agonistica piuttosto movimentata e deciso a fare bene, anzi benissimo, puntando a migliorare il suo debutto alla CCC del 2018, chiuso ai piedi del podio. Abbiamo raggiunto Marco, in procinto di lasciare la sua Bormio per il Monte Bianco, e gli abbiamo chiesto cosa si aspetta da questo importante appuntamento, ma con uno sguardo retrospettivo ai mesi scorsi ed uno ai programmi sul breve ed il medio periodo.

Marco, ci siamo. Sei alla vigilia della tua seconda partecipazione all’UTMB, ed in particolare alla sua “sorella minore” (si fa per dire):la CCC. Gara alla quale hai preso parte un anno fa. Cosa ti resta di quella prima esperienza, in particolare come insegnamenti in chiave 2019? Cosa rifare, cosa evitare?
Certamente l’errore o il rammarico più grosso dell’esperienza 2018 è stato quello di esagerare con il ritmo nella lunghissima discesa dal Col Ferret (km 30) che porta poi a Champex Lac (km 53). In quel frangente avevo guadagnato quasi dieci minuti al cinese Min Qi che mi precedeva, poi però ho avuto un netto tracollo muscolare. Mi sono accorto di aver speso davvero troppo in termini di energie, per cui mi piacerebbe provare a tenere un ritmo più blando e regolare per averne ancora nel finale!

Quali sono le tue aspettative: il podio che hai sfiorato un anno fa ti può bastare o in mente hai solo la vittoria?
Ad inizio stagione avevo puntato tutto sui Mondiali di Trail e sulla CCC. I primi sono stati un disastro, a causa di una giornata negativa e di una brutta distorsione alla caviglia rimediata in gara. Ora vedremo cosa capiterà qui, dopo un’estate non proprio felice sportivamente parlando, fatta di alti e bassi a causa di un’insolita anemia che mi ha afflitto nel periodo di preparazione. Direi anche che, visto il parterre di ottimo livello, giocarmi il podio sarebbe più che soddisfacente. La stagione é stata un poco avara di risultati fino a questo punto. La salute non è stata dalla mia parte, e nello sport sappiamo bene che il fisico deve essere in condizioni ottimali per poter eccellere. Tuttavia non demordo, la condizione spero tanto che arrivi, oltre alla CCC c’è ancora un finale di stagione denso di appuntamenti importanti prima di mettere via le scarpette!

L’UTMB può essere un obiettivo per il 2020?
Ho avuto occasione di testare quasi tutto il giro dell’UTMB in due tappe con l’amico Franco Collé che lo correrà quest’anno. É stata una bella esperienza, ma mi chiedo se mai riuscirò a passare questo esame con me stesso, una sfida personale utile a scoprire la strada per diventare un vero ultra trail runner! Per ora mi accontento di questi cento chilometri. A fine stagione si vedrà ...

Intanto è già iniziato il conto alla rovescia verso il Valtellina Wine Trail che avete già presentato a Milano. Ci riassumi le principali novità dell’edizione 2019?
Il Valtellina Wine Trail ha fatto passi da gigante nella sua breve storia, fatta di sette edizioni. Sono state tutte soddisfacenti ma - detto sinceramente - non ci avrei creduto nemmeno io all’inizio. Ogni anno cerchiamo di apportare delle novità, così da dare linfa nuova a chi ha già partecipato alle edizioni precedenti o ai novizi che si aspettano una manifestazione super. Direi che la novità di quest’anno, più che altro è un grande proposito: quello di diventare una manifestazione davvero “green”, che possa essere vista con ammirazione da parte di concorrenti e non. Mai più plastica nelle gare di Trail, pensiamo all’utilizzo di materiali riciclabili, questa è la nostra mission! Oltre a ciò, è iniziato un grande gemellaggio internazionale con la Ribera Run Experience di Valladolid, in Spagna, la zona del Duero, e con la Ribera Run in Argentina a Mendoza. Insomma il VWT allarga i suoi confini con manifestazioni che hanno come denominatore comune la corsa e il vino.

Guardando ancora oltre, hai già qualche progetto 2020 che ci puoi anticipare? Sia a livello di competizioni ufficiali, sia di … imprese, come quelle alle quali ci hai abituato anche in un recente passato?
Anche se gli anni stanno inesorabilmente passando, diciamo che sento ancora una grossa spinta ad allenarmi per provare a togliermi ancora delle soddisfazioni in campo sportivo. Quest’anno avevo in programma di provare a stabilire il record del Sentiero Roma, un’alta via stupenda incastonata fra il granito della Valmasino nelle nostre Alpi. Spero di poterci riprovare prossimamente. Così come provare a salire in velocità il Peak Lenin in Kirghizistan. Sono solo sogni per ora, chissà se si realizzeranno ...

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